Lodsys è una società con base nel Texas accusata di aver deliberatamente minacciato diversi sviluppatori di intraprendere azioni legali per via della presunta violazione dei suoi brevetti. Questo comportamento ha colpito anche Apple e gli sviluppatori per iOS, ma anche Oracle ne è stata influenzata, ed infatti sembrerebbe aver deciso di denunciare Lodsys a sua volta per invalidarne i brevetti.
Lodsys è stata accusata in diverse occasioni di aver “minacciato” non pochi sviluppatori di applicazioni per violazione di brevetti. Le sue accuse hanno interessato diverse compagnie di alto spessore, ma in particolare ha fatto molto discutere l’accanimento di Lodsys verso gli sviluppatori di app per Android ed iOS in merito alla violazione di un brevetto sugli acquisti in-app, chiedendo loro di pagare delle royalties. Il team legale di Apple è successivamente intervenuto per proteggere i propri sviluppatori dalle minacce di Lodsys e, stando a quanto riportato da GigaOM, lo stesso avrebbe deciso di fare anche Oracle per proteggere gli interessi dei propri clienti, come ad esempio Walgreens, accusati di aver violato una tecnologia per la web-chat. L’obiettivo principale di Oracle, nella citazione in giudizio di Lodsys, è quello di invalidarne i brevetti. Qui di seguito un estratto di quanto riportato da GigaOM:
Oracle ha deciso di intervenire in quanto Lodsys “ha ripetutamente minacciato numerosi clienti di Oracle” quali Walgreens su una feature per la web-chat che Lodsys afferma di possedere. Oracle chiede al tribunale che quattro dei brevetti sfruttati da Lodsys per minacciare i propri clienti non siano considerati come nuove invenzioni. I brevetti, tra cui l’US Patent 5,999,908 (“customer based design module”), è emerso quand lo scorso anno Lodsys lo ha usato per denunciare Best Buy, Adidas ed altri.
Come già accennato ricordiamo che Lodsys fece parlare di sé quando nel 2011 decise di far valere un proprio brevetti sugli acquisti in-app dando inizio ad una serie di avvertimenti e dispute legali nei confronti di sviluppatori di terze parti, in quanto Apple, già in possesso della licenza del brevetto, non poteva essere accusata.
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