Phil Schiller ha spiegato il motivo per cui Apple ha rimosso Airfoil Speakers Touch dall’App Store

Nel momento in cui Apple rimosse Airfoil Speakers Touch dall’App Store, la maggior parte degli utenti aveva iniziato a pensare che l’azienda volesse introdurre le medesime caratteristiche in iOS 6. A quanto pare, invece, tale pensiero è rimasto solamente un desiderio di tutti noi; in una lettera ottenuta da Cult of Mac, il Vice President del Marketing Phil Schiller ha spiegato il vero motivo per cui Apple ha rimosso l’applicazione dall’App Store.

Dopo essere stata rimossa dall’App Store il 24 maggio, l’applicazione Airfoil Speakers Touch è riuscita a ricomparire sullo store online abbandonando determinate funzionalità, ritenute da Apple non idonee. In questi giorni è stata molto comune la domanda relativa al motivo principale di tale decisione da parte dell’azienda di Cupertino. Kevin Stanbird, un utente qualsiasi, ha deciso di inviare una mail direttamente al CEO Tim Cook per chiedere spiegazioni in merito.

Caro Mr.Cook,

Apple ha recentemente rimosso dall’App Store l’applicazione, creata da Rogue Amoeba, Speakers (un software che permetteva ad un device iOS di ricevere audio tramite AirPlay trasmesso da iTunes o da un qualsiasi altro device) con l’accusa che “avessero oltrepassato il limite” (una spiegazione poco chiara e molto vaga).

Come consumatore e cliente affezionato, la situazione mi risulta abbastanza strana. In particolare, sembra che siate preoccupati dell’eventualità che tale app possa influenzare la vendita di altoparlanti con licenza AirPlay e di AirPort Express. Suggerisco comunque di incentivare gli sviluppatori rispettosi delle regole imposte, i quali tentano di dare il proprio contributo alla crescita dell’ecosistema Apple nel creare software innovati e brillanti. Quello che invece avete fatto è un grave danno al sistema (per non parlare dei dubbi sulla vostra credibilità) sostenendo che un’app creata da sviluppatori che hanno speso migliaia di euro ed ore per lo sviluppo, e che l’hanno creata rispettando tutte le regole imposte, abbiano superato il limite solamente perché potrebbero danneggiare la vendita di accessori per iPod.

Sono veramente amareggiato, ma vorrei sentire la vostra versione dei fatti.

Sinceramente,

Kevin Stanbird.

Come avete potuto leggere, quanto scritto rispecchia effettivamente il pensiero di molti di noi. Per difendere le proprie azioni ed idee, il messaggio è stato inoltrato a Phil Schiller, Vice Presidente del settore Marketing, che ha risposto all’utente spiegando il motivo della rimozione dell’app dallo store online.

Mr Stanbird,

Grazie per la sua mail e le domande relative a questa applicazione.

La storia che mi è stata raccontata è semplice, ma sopratutto è differente da quella descritta sul sito ufficiale di Rogue Amoeba. L’applicazione ha aggiunto una funzione che accede a flussi audio criptati di Airplay senza l’utilizzo di API approvate oppure senza aver ricevuto in licenza le suddette. Tale situazione porta ad una chiara violazione del contratto con Apple. Noi stessi abbiamo chiesto alla software house di aggiornare il software per rientrare nell’App Store e rispettare le nostre regole.

Le ipotesi riguardanti i motivi per cui Apple avrebbe rimosso la suddetta non sono assolutamente corrette. Abbiamo creato un sistema di licenze atto a favorire le aziende a creare prodotti compatibili con AirPlay. Non abbiamo mai tirato il tappeto sotto i piedi di nessuno, come è stato detto, abbiamo lavorato in sintonia con gli sviluppatori per permettere all’app di restare comunque sul nostro store online.

Sinceramente,

Phil

Finalmente la questione riguardante Airfoil Speakers Touch dovrebbe essere conclusa, la risposta di Schiller pare essere stata esauriente e veramente precisa. Nonostante tutto, la possibilità che Apple introduca una funzionalità simile in iOS 6 non è da escludere completamente.

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