Anche quest’anno l’attesa per la World Wide Developer Conference di Apple è stata incredibile. Biglietti “sold-out” in meno di due ore, file al di fuori del Moscone Center di San Francisco, milioni di utenti collegati da tutto il mondo per seguire in diretta la conferenza di apertura dell’annuale edizione del più importante evento mondiale dedicato agli sviluppatori. Veramente eccezionale. Poi inizia lo show, Tim Cook sale sul palco e inizia a parlare ai tantissimi presenti. La magia di Apple ha inizio.
Che piaccia o meno a Google e agli “Androider”, la WWDC è senza dubbio un evento che non interessa solamente Apple ma l’intero settore tecnologico. Apple inventa, Apple innova. Di conseguenza Apple spaventa un po’ tutti e fa sgretolare le basi su cui altre aziende hanno costruito il proprio successo. È questo il caso di Google.
“Big G” era indubbiamente sotto pressione dall’imminente annuncio di Mappe di Apple e della funzione “Flyover” per la visualizzazione delle mappe 3D, tanto da annunciare con qualche giorno di anticipo la soluzione proprietaria che sarà implementata nei prossimi mesi in Google Maps. E le preoccupazioni di Google erano fondate: seppur le mappe di Apple non siano ancora all’altezza di quelle di Google, che di fatto risultano molto più precise e definite nella visualizzazione 3D, indubbiamente l’ingresso di Apple in un mercato dominato quasi esclusivamente da Google non può passare inosservato.
La scelta di staccarsi da Google Maps, presente sin dal 2007 su iPhone, è un qualcosa di clamoroso sia per Apple che per Google. Da una parte Google dovrà osservare con attenzione le mosse di un nuovo competitor in un settore in cui oltre a Google Maps si è affacciata solo Microsoft con Bing; dall’altra Apple dovrà essere in grado di proporre soluzioni all’altezza della concorrenza e soprattutto delle aspettative dei suoi utenti. Basterebbe solo un annuncio di questo tipo per far entrare la WWDC 2012 nella storia. Ma ovviamente Apple non si è fermata qui.
Sempre in ambito di iOS e di OS X, Apple ha anche annunciato la tanto chiacchierata integrazione con Facebook che va ad aggiungersi a quella dedicata a Twitter. Anche questa è una mossa che segna un importante passo in avanti, sia per Apple che per Facebook. A seguito dell’integrazione con iOS, Twitter ha triplicato il numero di iscritti provenienti da iPhone, iPad e iPod touch. Verosimilmente anche i numeri di Facebook cresceranno a seguito del rilascio di iOS 6: per quanto diffuso possa essere questo social network, probabilmente non tutti lo utilizzano o comunque lo fanno tramite un dispositivo Apple. Una partnership tra due aziende di questo calibro è quasi passata in secondo piano durante la WWDC, mentre altre aziende avrebbero potuto dedicare interi eventi per annunciare una collaborazione di questo tipo. La sostanza non cambia: anche questa è storia e magari ce ne accorgeremo meglio tra qualche anno.
Un altro importante annuncio che possiamo definire “storico” relativo alla WWDC 2012 è stata l’introduzione del Retina Display nel mondo dei Mac. Sembrerà banale, ma fermatevi un’attimo a pensare: il Retina Display fu introdotto per la prima volta su iPhone 4 stupendo un po’ tutti per l’incredibile gamma di colori e per la fantastica risoluzione offerta. Nessuno avrebbe pensato che un tecnologia del genere sarebbe arrivata su un computer portatile in soli due anni. Un po’ per i costi (inizialmente produrre un Retina Display costava davvero troppo, anche per Apple che nel 2011 deluse un po’ tutti non lanciando un iPad 2 con dispaly HD) che sarebbero stati troppo elevati, un po’ perché si vedeva questa tecnologia come un qualcosa che sarebbe servito ad Apple solo per emergere nel mercato degli smartphone. E invece qualche giorno fa sono stati svelati i nuovi MacBook Pro con Retina Display, i computer con la più alta risoluzione e densità di pixel sul pianeta. Oltre alla bellezza estetica di un prodotto di questo tipo – che ovviamente non può non attrarre (è anche più sottile del precedente!) – pensate ai professionisti del settore fotografico: adesso, con un display di questo tipo, tutte le foto potranno essere visualizzate su uno schermo che offrirà un numero incredibile di dettagli e dei colori vivi, reali.
Probabilmente nei prossimi mesi saranno in tante le case a produrre laptop dotati di simi-Retina Display, le stesse che magari reputavano inutile un display di questo tipo su un computer portatile. Ma la storia è stata scritta l’11 giugno al WWDC 2012e a scriverla è stata Apple. Se questa non è rivoluzione, cosa lo è?
Per non parlare poi di tutte le piccole novità annunciate da Apple l’11 giugno, quelle che ti fanno veramente capire che la filosofia di Steve Jobs è sempre presente in Apple e continuerà ad esserlo ancora a lungo. L’attenzione ai particolari, l’attenzione nei confronti dei clienti. Di tutti i clienti. Particolarmente importante è stato il momento in cui, parlando delle nuove funzioni di Accessibilità di iOS, Apple ha mostrato un video in cui una persona non vedente riusciva a passeggiare all’interno di una foresta senza perdersi grazie all’aiuto di un iPhone e di una specifica applicazione.
Questo – purtroppo per gli “Androider” e per gli altri che vedono in Apple una religione accecante e poco più – non è marketing, ma amore. Amore per i propri prodotti, amore per i propri clienti. Apple fa di tutto (investendo tempo e denaro che altri risparmierebbero) per consentire a chiunque di utilizzare un iPhone, un iPad o un Mac perché conosce le potenzialità dei propri prodotti e sa benissimo come questi possano cambiare in positivo la vita di tutti.
La funzione “Guided Access” non è stata inserita in iOS 6 solo per far numero. Per l’80% delle persone potrebbe non essere utile, quindi, ragionando strettamente in termini di marketing, Apple avrebbe potuto benissimo non lavorarci su e non implementarla in iOS 6. Invece l’ha fatto per rispondere alle esigenze di una particolare fascia di utenza meno fortunata delle altre. Stesso discorso per le “Features for China” che saranno introdotte in OS X Mountain Lion e iOS 6.
La magia di Apple e della WWDC 2012 si è concretizza anche nel solito tono ironico ma sempre concreto, nelle piccole sorprese (ad esempio l’apparizione di “Mr. X” durante la dimostrazione di AirPlay e Game Center) e nell’eccezionale carisma di persone come Phil Schiller, Scott Forstall e Tim Cook.
Escludendo la conferenza del 9 gennaio 2007, in cui fu presentato il primo iPhone, e quella del 27 gennaio 2010, in cui il mondo conobbe il primo iPad, credo che il Keynote di apertura della WWDC di quest’anno sia stato tra i più affascinanti di sempre grazie alle ricche novità presentate e a quell’aura di mistero unita alla certezza di non rimanere delusi che contraddistingue ogni annuncio di Apple.