MobileMe va definitivamente in pensione, ma c’è ancora tempo per migrare ad iCloud

Se non lo avete già fatto, è definitivamente arrivato il momento di migrare da MobileMe ad iCloud, in quanto Apple ha chiuso il vecchio servizio di sincronizzazione online dei dati e rimosso le applicazioni iDisk e MobileMe Gallery dall’App Store, lasciando indietro tutti i ritardatari che malgrado i continui avvisi non hanno ancora effettuato questo passaggio.

Con iOS 5, infatti, Apple ha introdotto anche iCloud, un servizio non solo più evoluto di MobileMa, ma anche completamente gratuito e utile per sincronizzare tra più dispositivi e su uno spazio web contatti, foto, calendari e non solo. Con iCloud è possibile sincronizzare in maniera automatica documenti e modifiche ad essi apportate, utilizzare il servizio “Trova il mio iPhone” e sfruttare tante altre funzioni.

Malgrado MobileMe sia ufficialmente chiuso, se siete tra i ritardatari è ancora possibile spostare i dati su iCloud direttamente dalla homepage di MobileMe, cliccando sul tasto “Spostati su iCloud subito”. Inoltre, il servizio “Trova il mio iPhone” continuerà a funzionare anche senza migrazione ad iCloud, visto che alcuni dispositivi come l’iPhone 2G e l’iPhone 3G non possono essere aggiornati ad iOS 5 e quindi ad iCloud. Anche i file contenuti in iDisk e nella Galleria fotografica di MobileMe possono ancora essere recuperati, ma solo per un periodo limitato di tempo.

MobileMe ha iniziato la sua vita con il nome iTools, una raccolta gratuita di strumenti basati su internet specifica per utenti Mac. iTools venne lanciato il 5 gennaio del 2000: tutti gli utenti avrebbero ricevuto un indirizzo e-mail @mac.com e una prima interazione con iDisk per il salvataggio online di documenti. Due anni e mezzo più tardi, Apple ha modificato il nome del servizio chiamandolo .Mac e aggiungendo diverse funzionalità, tra i quali un servizio di scanner antivirus e un’utilità di backup online. Il servizio .Mac è stato anche il primo ad avere un costo, visto che iTools era gratuito: bisognava pagare 99$ dollari l’anno per accedervi. Tale prezzo venne considerato troppo alto e infatti .Mac non ebbe il successo sperato.

Nel 2008 Apple ha nuovamente modificato il nome e rinnovato il sistema. Si passa a MobileMe, lanciato insieme alla versione 2.0 di iOS. Il lancio è stato però afflitto da diversi problemi, con downtime frequenti e impossibilità di utilizzare sempre alcune funzioni. Lo stesso Steve Jobs, in una e-mail interna, si arrabbiò molto è ammise che il lancio di MobileMe non sarebbe stato ricordato come il momento migliore di Apple.

Nel 2010 Apple inizio a sperimentare i primi servizi cloud, offrendo alcune funzioni di MobileMe in modo gratuito. In particolare “Trova il mio iPhone”, che prima era disponibile solo nel pacchetto annuale da 99$ e che divenne disponibile gratuitamente per tutti gli utenti iOS che avessero aggiornato alla versione 4.2.

I primi passi verso la fine di MobileMe si sono visti nel 2011, quando Apple iniziò a togliere dai propri siti le versioni retail e i banner pubblicitari delle versioni a pagamento di MobileMe. Questo fece pensare che il servizio sarebbe diventato completamente gratuite e tali voci si dimostrarono veritiere quando Apple presentò iCloud, una versione aggiornata di MobileMe con nuove funzionalità e completamente gratuita. Sotto la guida di Eddy Cue, il lancio di iCloud fu molto più agevole rispetto a quello di MobileMe.

Apple ha dato agli abbonati circa un anno per migrare da MobileMe ad iCloud, prima che il servizio fosse definitivamente sospeso, e ha offerto un anno di servizio gratuito a tutti coloro che avevano un account MobileMe attivo entro il 6 giugno 2011.

Ora MobileMe va definitivamente in pensione, e forse siamo tutti più contenti: iCloud è gratuito, funziona bene e si integra meravigliosamente tra i vari dispositivi iOS e Mac.

 

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