Galaxy Nexus: il giudice conferma l’ingiunzione; Google lo rimuove dal Google Play store e lavora ad un fix di Android

Dopo aver concesso ad Apple l’ingiunzione preliminare sul Galaxy Nexus il giudice Lucy Koh ha negato la richiesta di Samsung di annullare il blocco sulla vendita dello smartphone.

Stando a quanto riportato da Reuters il giudice Lucy Koh ha respinto la richiesta di Samsung per quanto riguarda la sospensione dell’ingiunzione preliminare concessa nella giornata di venerdì dal medesimo giudice. Ricordiamo come l’ingiunzione preliminare sia stata concessa in seguito ad un esito simile per il Galaxy Tab 10.1, anch’esso oggetto di una decisione simile da parte del tribunale statunitense. The Verge ha inoltre confermato il fatto che Apple abbia versato la cauzione di 96 milioni di dollari per far sì che l’ingiunzione preliminare divenga effettiva e venga applicata; si tratta sostanzialmente di un pagamento necessario per coprire eventuali perdite in caso l’ingiunzione venga ritenuta ingiusta dal tribunale in un momento successivo.

Google comunque non sarebbe rimasta a guardare e starebbe attualmente lavorando ad un fix del software, come riportato da AllThingsD, così da evitare che Android violi i brevetti di Apple. Il brevetto interessato nella disputa, e causa dell’ingiunzione, fa riferimento ad una tecnologia relativa alla ricerca unificata.

Successivamente alla conferma dell’ingiunzione da parte del giudice Lucy Koh il Galaxy Nexus è stato rimosso dal sito di Google Play segnando una sospensione della vendita dello smartphone. 9to5Mac ha aggiornato l’articolo sottolineando come la pagina web sia stata aggiornata con la scritta “Coming Soon”, ed in tal senso sembra proprio che la versione 4.1 di Android sia stata modificata così da non contenere la capacità di ricerca unificata precedentemente messa sotto accusa.

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