Il Galaxy Nexus tornerà sul Play store la settimana prossima con Android 4.1 e le modifiche effettuate da Google

Il Galaxu Nexus è stato recentemente oggetto di un’ingiunzione preliminare ai danni di Google e Samsung, e subito dopo quanto deciso dal giudice Lucy Koh le due aziende si sono messe al lavoro per rimuovere le parti di Android sotto accusa. Dopo aver rimosso lo smartphone dal Play store sembra che Google lo renderà nuovamente disponibile a partire dalla settimana prossima.

Nei giorni scorsi abbiamo avuto modo di parlarvi della delicata e complessa vicenda legale in corso tra Apple, Samsung e Google che ha portato alla concessione di un’ingiunzione preliminare sul Galaxy Nexus. Dopo il versamento da parte di Apple di 96 milioni di dollari sotto forma di cauzione Google rimosse il dispositivo dal Play store inserendo al suo posto la scritta “Coming Soon”, come potete vedere nell’immagine superiore.

Tuttavia pare che il Galaxy Nexus ritornerà nuovamente sul Play store a partire dalla prossima settimana, almeno secondo quanto riportato da ABC News. Il colosso di Mountain View è infatti al lavoro su un aggiornamento del software in grado di rimuovere determinate featurex dallo smartphone in questione, aggirando in tal modo le accuse di violazione di Apple, causa stessa dell’ingiunzione. Quando ritornerà sul Play Store il Galaxy Nexus monterà l’ultima versione del sistema operativo targato Google: Android 4.1, nota anche con il nome di “Jelly Bean”.

Ricordiamo come la funzionalità interessata nella disputa sia la “Quick Search Box” presente sul Galaxu Nexus che, secondo le accuse di Apple ed quanto affermato dal giudice, violerebbe un brevetto relativo ad una “interfaccia universale per il recupero di informazioni su un computer system.” Le modifiche eseguite da Google manterranno il box di ricerca ma impediranno agli utenti di eseguire ricerche all’interno del telefono stesso, permettendo loro comunque di effettuare ricerche su Internet.

Il lavoro congiunto di Samsung e Google ha avuto inizio sin dall’approvazione dell’ingiunzione da parte del giudice Lucy Koh, ma l’azienda sudcoreana ha fatto sapere che continuerà a fare ricorso all’ordine iniziale di Koh. Non è chiaro inoltre se Google deciderà di modificare altri aspetti del software così da indirizzare altre eventuali accuse di Apple.

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