Nella giornata di ieri Apple ha tenuto il primo discorso della sua storia alla Black Hat Conference di Las Vegas. Un evento unico nel suo genere tanto che, nel momento in cui lo specialista e manager of Apple’s platform security team Dallas De Atley è salito sul palco, l’auditorium era gremito di persone trepidanti; l’attesa è stata veramente lunga, ma il risultato ha deluso le aspettative di tutti gli hacker che hanno preso parte alla conferenza.
Nel corso della scorsa settimana vi avevamo parlato di un evento unico nel suo genere, infatti dopo anni di attesa, l’azienda ha deciso di prendere parte alla Black Hat Conference, una conferenza annuale organizzata a Las Vegas in cui si parla della sicurezza. Secondo molti esperti del settore, la decisione di partecipare all’evento è stata dettata dai grandi problemi che i vari sistemi operativi hanno affrontato nei mesi scorsi; per questo motivo Apple avrebbe deciso di spiegare al pubblico le tecnologie di sicurezza delle proprie creazioni in modo da tranquillizzare gli utenti e nel frattempo pubblicizzare il proprio impegno verso il tema della sicurezza.
La conferenza di Dalls De Atley, dipendente specializzato dell’azienda, si è tenuta nella giornata di ieri; nel momento in cui l’esperto è salito sul palco la sala era gremita ed il pubblico in trepidante attesa, tuttavia circa un’ora più tardi la delusione è stata veramente molta. Secondo quanto riportato dal New York Times, Apple non avrebbe spiegato nulla, anzi De Atley avrebbe solamente letto una serie di diapositive di una presentazione PowerPoint, senza rilasciare ulteriori dichiarazioni. Al termine del discorso non ha nemmeno soddisfatto le curiosità degli utenti, anzi è letteralmente fuggito da una porta laterale in fretta e furia.
Nonostante le critiche, il signor De Atley, nel suo discorso, ha sostenuto che “il nostro atteggiamento è: la sicurezza è l’architettura. Per ottenere un dispositivo sicuro è necessario partire direttamente dai pezzi che vengono utilizzati per la creazione dello stesso”. Nell’ideare l’iPhone sono state utilizzate il minor numero di componenti possibili, oltre a questo per evitare problemi futuri, l’azienda ha impedito l’accesso da remoto e quindi che altri utenti potessero controllare il vostro device. Grazie alle suddette precauzioni “non dovete preoccuparvi di moltissime tipologie di attacco che altri potrebbero scatenare su determinati dispositivi”.
Parallelamente egli ha sottolineato il fatto che Apple voglia rendere la procedura di aggiornamento software il più semplice possibile, a supporto di tali affermazioni abbiamo i dati che indicano che oltre l’80% degli utenti ha aggiornato il proprio dispositivo all’ultima versione di iOS. Secondo molti utenti, De Atlay avrebbe lanciato una frecciata a Google in quanto nella presentazione di mercoledì l’azienda avrebbe confermato che il 90% degli utenti non ha ancora aggiornato il device alla più recente versione di Android.
In ultima analisi lo specialista di Apple ha evidenziato la tecnologia “sandboxing”, il cui “obiettivo è di isolare fisicamente i processi tra loro in modo che un difetto non possa compromettere l’intero sistema”. A supporto delle affermazioni ha sottolineato che i dati utente vengono mantenuti separati dal sistema operativo in modo che eventuali aggiornamenti di sistema non influiscano sulle suddette informazioni, parallelamente ogni singolo file creato per l’iPhone è propriamente crittografato dal codice utente con cui viene bloccato il dispositivo.
Nonostante alcuni di voi possano trovare le parole molto interessanti, gli esperti del settore sono concordi sul fatto che “non sia stato dichiarato nulla che già non si sapesse”.
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