Steve Jobs disse espressamente a Samsung di non copiare lo scrolling ad inerzia di iOS

Durante il processo in corso tra Apple e Samsung sono emersi alcuni interessanti dettagli in merito ad entrambe le aziende. L’ultima delle notizie diffuse da tale processo riguarda lo stesso Steve Jobs che, pare, avesse detto esplicitamente a Samsung di non copiare lo scrolling ad inerzia presente su iOS.

Nel processo in corso tra Apple e Samsung, l’azienda californiana chiede che quest’ultima paghi una somma pari a 2.5 miliardi di dollari in danni a causa di diversi fattori, dall’eccessiva somiglianza dei prodotti rispetto a quelli Apple, fino ad arrivare alla violazione di brevetti legati allo stesso iOS. E’ il caso della tecnologia per lo scrolling ad inerzia, a cui lo stesso Steve Jobs teneva particolarmente.

Il brevetto forse più importante, e quello a cui Steve Jobs teneva particolarmente, era il brevetto 381′. Descrive una tecnologia per lo scrolling ad inerzia di cui Steve Jobs era particolarmente fiero, tanto da definirla una svolta decisiva per Apple che spinse la compagnia a mettere da parte l’idea per un tablet, concentrandosi invece su un telefono: l’iPhone. Recentemente durante il processo ha avuto la possibilità di parlare Scott Forstall, SVP del marketing internazionale di Apple, che ha a sua volta risposto a domande in merito alle discussioni avvenute tra Jobs e Samsung per il brevetto:

Non ricordo le specifiche. Credo che sia stata solo una delle cose dette da Steve: ecco qualcosa che abbiamo inventato. Non copiatela. Non rubatela.

Il “rubber banding” è una di quelle cose chiave per la fluidità dell’iPhone e di tutto iOS e per questo so che si trattava di qualcosa a cui Steve teneva.

Credo in realtà che Android non abbia da subito introdotto il rubber banding e che sia stato aggiunto in un secondo momento. Per cui sono andati dal, sapete, non copiare e violare, al decidere di copiare, una cosa triste e stradevole.

Sembra tuttavia che Apple avesse offerto a Samsung la licenza del brevetto del 2010 e che Steve Jobs si fosse incontrato con l’azienda per tentare di trovare una soluzione al problema al di fuori dei tribunali. Apple infatti era particolarmente contraria al fatto che Samsung avesse copiato le sue icone, come sottolinea Forstall:

Ora, non posso fornire un ricordo specifico di – di cosa – sapete, non posso dire precisamente che questa è – fosse una delle cose discusse alle riunioni e garantirlo. So che il design delle icone con gli angoli arrotondati è un argomento che ci interessava perché sembravano molto somiglianti alle nostre e non volevamo che qualcun’altro copiasse quel design, perché avrebbe confuso gli utenti in merito a cos’è un iPhone contro uno dei telefoni copiati.

Naturalmente l’accordo non è mai stato raggiunto e non è chiaro quali siano state le richieste di Apple e se queste risultarono troppo alte per Samsung. A questo punto non servirà altro che aspettare il risultato del processo.

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