Nuovi risvolti problematici per Apple in ambito legale

Secondo le ultime notizie sembrerebbero esserci nuovi risvolti problematici per Apple in ambito legale su due fronti: il processo vinto contro Samsung ed il “patent troll” VirnetX.

VirnetX vs. Apple

Dopo aver ottenuto un pagamento di 368 milioni di dollari da Apple per la violazione di alcuni brevetti su FaceTime pare che VirnetX abbia intenzione di proseguire per vie legali contro l’azienda di Cupertino. Pare infatti che VirnetX abbia recentemente dichiarato che sia iPhone 5 che iPad mini violerebbero i suoi brevetti: questi dispositivi sono stati aggiunti agli altri già inclusi nella denuncia, quali Mac ed iPod.

Proprio come la denuncia su FaceTime avrebbe potuto portare ad un blocco sulla vendita dell’iPhone 4S, questo recente risvolto potrebbe mettere in pericolo la vendita dei nuovi dispositivi dell’azienda californiana in vista delle festività, ormai alle porte.

Ecco di seguito la dichiarazione di VirnetX rilasciata mediante un comunicato:

 Nella sua querela, VirnetX chiede sia un risarcimento per danni che un’ingiunzione.

I prodotti accusati includono iPhone 5, iPod touch di quinta generazione, iPad di quarta generazione, iPad mini e gli ultimi computer Macintosh.

A causa della loro data di rilascio, questi dispositivi non erano inclusi nella precedente denuncia conclusa con un verdetto della giuria il 6 novembre 2012.

Il verdetto a cui VirnetX fa riferimento nel comunicato ha permesso alla compagnia di ottenere un pagamento per danni pari a 368 milioni di dollari da parte di Apple. L’azienda di Cupertino dovrebbe comunque fare ricorso alla suddetta nuova denuncia.

VirnetX potrebbe quindi essere considerato a tutti gli effetti un “patent troll”, come evidenziato in una dichiarazione di Brian Barrett di Gizmodo:

VirnetX non è  una compagnia che, parlando praticamente, realizza oggetti. E’, piuttosto, una compagnia che raccogliere brevetti nel modo in cui i milionari raccolgono fumetti ermeticamente sigillati: per profitto.

Apple vs. Samsung

Sul fronte del processo contro Samsung, inoltre, sembra che il giudice Lucy Koh abbia approvato il riesame del capo del primo giurato Velvin Hogan, il quale ha dichiarato Samsung colpevole di aver violato i brevetti di Apple, concedendo a quest’ultima oltre 1 miliardo di dollari in danni. Nel mese di ottobre il colosso sudcoreano richiese un riesame di Hogan dopo aver scoperto che quest’ultimo non fu in grado di riportare alcuni dettagli di un processo contro Seagate in cui si trovò coinvolto 20 anni prima.

Samsung risulta essere un importante investitore per quanto riguarda Seagate, il precedente datore di lavoro di Hogan; lo stesso Hogan che Seagate denunciò nel 1993 dopo che lui dichiarò bancarotta. Proprio per questa disputa, dunque, Samsung ritiene che il giudizio di Hogan non fosse affatto imparziale. Lo stesso giurato avrebbe aggravato la vicenda non riportando al giudice Lucy Koh la suddetta disputa durante l’interrogatorio con la giuria.

A questo punto è comunque improbabile che Samsung riesca a ribaltare il verdetto proprio a causa di alcune leggi statunitensi che impediscono di svolgere indagini sulle modalità adottate dalle giurie per raggiungere le proprie decisioni.

Fonte VirnetX: iDownloadBlog

Fonte Apple vs. Samsung: Cult of Mac

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