E così, alla fine, Apple e Google si trovarono dalla stessa parte. Sembra, infatti, che il governo socialista francese stia studiando un’imposta sull’acquisto di smartphone e tablet.
L’idea proviene da un rapporto, redatto da un gruppo di esperti nominati per studiare i possibili interventi da sottoporre all’attenzione del Presidente della Repubblica e del governo socialista in carica.
Questa proposta verrà sottoposta domani ad Hollande dal giornalista-imprenditore Pierre Lescure, già fondatore di Canal Plus, che ha pensato che fosse più semplice riuscire a trovare fondi per la cultura attraverso la tassazione di smartphone e tablet dai 400€ in sù, gadget irrinunciabili nella vita di molte persone, piuttosto che dalla vendita di brani e video che, come è tristemente noto, sono già falcidiati da una pirateria dilagante che così verrebbe solo ulteriormente incentivata.
Oltre a questo, Lescure propone di rivedere il sistema repressivo introdotto durante il governo Sarkozy che mirava a combattere il download illegale di musica e video.
Ricordiamo che tale legge consente di bloccare l’accesso a Internet a chiunque venga colto sul fatto, oltre a una multa salata che può arrivare a un massimo di 1.500€.
Secondo il promotore della revisione di questa legge, invece, l’importo dell’ammenda dovrebbe essere ridotto a 60€ e l’Hadopi, costoso e poco efficace organismo creato allo scopo di sgominare i pirati informatici e denunciarli all’autorità giudiziaria, smantellato per far posto al Csa, organismo già esistente, che attualmente si occupa solamente dell’audiovisivo in generale.
Altre misure atte al contenimento della pirateria, per Lescure dovrebbero, inoltre, consistere nella diffusione più rapida dei film nel circuito dei DVD e dei video on-demand.
Insomma, più soldi per la cultura dalla vendita di smartphone e tablet e dalla limitazione del fenomeno warez. Cosa ne pensate? Credete che possano essere misure efficaci o si possa fare di più per colpire altri settori? Fatecelo sapere nei commenti.