Apple accusata da alcuni senatori di aver eluso miliardi di dollari in tasse negli Stati Uniti

Una sottocommissione del Senato avrebbe accusato Apple di aver eluso miliardi di dollari in tasse mediante l’uso di imponenti strategie fiscali.

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Una sottocommissione del Senato ha rilasciato un documento di 40 pagine in cui accusa l’azienda californiana di aver eluso miliardi di dollari in tasse attraverso imponenti strategie fiscali di evasione. Il CEO Tim Cook, il CFO Peter Oppenheimer ed il direttore delle operazioni fiscali di Apple Phillip. A. Bullock parteciperanno questa settimana ad un’indagine della sottocommissione permanente del Senato statunitense per rispondere alle accuse e proporre alcune soluzioni legislative per migliorare il sistema fiscale degli Stati Uniti.

La sottocommissione, che ha in precedenza esplorato evasioni fiscali da parte di altre corporazioni multinazionali attraverso l’uso di sussidiari offshore, ha riscontrati simili pratiche anche presso Apple. In aggiunta, la revisione della sottocommissione ha scoperto uno schema fiscale inusuale: l’ipotesi sostenuta da Apple che due aziende chiave offshore non risiedano fiscalmente in Irlanda, dove sono incorporate, o negli Stati Uniti, dove Apple gestisce le aziende. Uno dei sussidiari irlandesi non ha versato alcuna imposta sul reddito a nessuna autorità nazionale negli ultimi 5 anni.

Questa strategia viene definita dal senatore Levin il “Sacro Graal” dell’evasione fiscale: “Apple ha creato entità offshore trattenendo decine di miliardi di dollari dichiarando al contempo di non risiedere fiscalmente in alcun luogo.” A questo punto non rimane che attendere e osservare l’esito dell’indagine a cui i dirigenti di Apple dovranno partecipare nella giornata di domani per conoscere effettivamente la realtà dei fatti e quali eventuali decisioni prenderà la sottocommissione.

Fonte: MacRumors

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