Alla fine ha avuto ragione chi (ed erano tanti, tra cui Gene Munster), in questi mesi, ha lanciato la “provocazione”: l’iPhone 5 esce di produzione, dopo solo un anno di vita, mentre rimane a listino l’iPhone 4S, ad un prezzo ribassato.
Era già accaduto al lancio di iPad 4: il nuovo tablet ha preso il posto del modello di terza generazione, mentre il più “anziano” iPad 2 è rimasto in vendita, diventando il modello “economico”.
Apple ha deciso di adottare la stessa strategia con i due nuovi iPhone. Prima del keynote, iPhone 5 rappresentava il top di gamma, seguito dall’iPhone 4S e, come modello entry level, dall’iPhone 4 nella variante a 8Gb. Ora il ruolo di “modello di punta” passerà ad iPhone 5S, in vendita in tre differenti tagli. I prezzi italiani non sono noti: basandosi su quelli francesi, possiamo ipotizzare il 16 gb a 729 euro, 32 Gb a 829, e 64 Gb a 929. Nessun modello da 128 Gb, a dispetto delle insistenti voci girate al riguardo negli ultimi giorni.
L’iPhone 5C sarà la variante “intermedia”: solo due tagli di memoria in questo caso, il 16 Gb (che dovrebbe costare 629 euro) e il 32 Gb (venduto a 729 euro, lo stesso prezzo del 5S da 16 Gb). A parità di memoria, quindi, solo 100 euro dividono i due modelli di iPhone. A questo punto non si tratterà quindi più di scegliere “l’iPhone economico”, come i primi rumor lo avevano presentato, ma si rivelerà più che altro una questione di gusti (materiali più raffinati e delicati in colori tenui, o un telefono più “sportivo” e giovanile).
Il compito di attaccare il mercato entry level, quello in cui recita la parte del leone il rivale Android, spetterà quindi all’iPhone 4S, in vendita ora a 429 euro.
Come già accaduto per l’iPhone 4, scompaiono i tagli di memoria tradizionali e fa il suo ingresso a listino il taglio da 8 Gb, ormai diventato abituale per la fascia bassa degli smartphone di Cupertino. Una scelta che desta qualche perplessità: mano a mano i nuovi modelli di iPhone hanno sempre più potenza e prestazioni, i video in HD occupano memoria e app e giochi sempre più evoluti sono avidi di spazio d’archiviazione. Se con l’iPhone 3G si riusciva, con un po’ d’attenzione, a rimanere “confinati” in 8 gb, con il 4s già 16 Gb spesso risultavano un po’ stretti…
Salutano la truppa invece iPhone 5 e 4. Ma se per l’iPhone 4 l’uscita di scena era data per scontata (era in produzione ormai dal 2010), quella del 5 dopo solo un anno di ciclo produttivo fa sicuramente più clamore. Chi ci guadagna? Siri: ora è utilizzabile indistintamente su tutti i dispositivi Apple, iPhone 4 era l’ultimo a non supportarlo.
La situazione qui da noi, per un po’, sarà quantomeno insolita. La penisola non farà parte dei paesi del primo roll out: questo significa che, forse addirittura fino a dicembre, l’unico iPhone acquistabile senza contratto in Italia sarà proprio il 4S da 8Gb. Certo, probabilmente nessuno avrebbe più comprato l’iPhone 5 sapendo che sarebbe scomparso entro breve… ma da oggi (e chissà per quanto) in Italia l’iPhone è praticamente assente, salvo le giacenze in mano agli operatori telefonici e distribuite con contratto. Non ci resta che aspettare.