Ecco un’uscita su App Store che farà la gioia di chi è stato bambino a cavallo tra gli anni ’80 e ’90: si tratta di “Castle of Illusion Starring Mickey Mouse”, una rivisitazione dell’omonimo gioco uscito in quegli anni sulle console Sega, con protagonista addirittura Topolino.
Se da bambini avete posseduto un Master System, un Mega Drive o un Game Gear, probabilmente avete giocato almeno una volta a Castle of Illusion. Sviluppato direttamente da Sega, fu uno dei primi videogiochi ad avere Topolino come protagonista: rilasciato nel 1990 per le due console casalinghe e nel 1991 per quella portatile, è stato il capostipite di una saga, che comprende i seguiti Land of Illusion, World of Illusion (in cui faceva la sua comparsa anche Paperino) e Legend of Illusion. Fu uno dei giochi più diffusi all’epoca, in particolare tra chi aveva un Game Gear: probabilmente in quegli anni, dopo quella di Sonic The Hedgehog (anch’esso protagonista di recente di una riedizione su iOS), quella di Castle era la cartuccia più diffusa. Ve lo ricordate?
Le due versioni, a 8 e 16 bit, erano decisamente diverse nell’aspetto grafico, ma condividevano le meccaniche di gioco, la trama (poca roba, per la verità, come per tutti i platform dell’epoca) e soprattutto sequenza e spirito delle varie ambientazioni, fantastiche e colorate.
Il remake uscito quest’anno per PC, PlayStation 3, Xbox 360 e PSVita ed ora approdato su iOS ha seguito esattamente questa strada: una rivisitazione dell’originale, in cui il level design all’interno dei mondi è differente, ma l’atmosfera, i luoghi e i particolari (nemici e meccaniche di gioco) sono sostanzialmente gli stessi. Il tutto in una nuova, sfavillante veste grafica in 3D.
La storia è molto semplice: la malvagia strega Mizrabel (che poi altro non è che Grimilde) ha rapito Minni, e il nostro intrepido Topolino dovrà salvarla. Nulla di diverso dal solito: principessa in pericolo ed eroe pronto a saltellare dappertutto sulle zucche dei nemici. Quello che all’epoca rendeva speciale il gioco, oltre al protagonista, erano i mondi in cui ci trovavamo immersi: foreste con alberi semoventi, giocattoli assai dispettosi e pasticcini in quantità. Il remake ne ha grande rispetto, riproponendone fedelmente il feeling. Potremo quindi riattraversare la Foresta Incantata, schivare carte e dolciumi e prendere a sederate in testa chiunque ci capiti a tiro!
In generale si tratta, come l’originale, di un platform a scorrimento orizzontale, in quello che si definisce 2,5D, ma non mancano sezioni occasionali in cui invece la telecamera si sposta permettendo un 3D completo. Davvero molto belli e colorati gli scenari, che riescono ad essere moderni dimostrandosi però molto rispettosi delle atmosfere del 1990.
Il difetto più grande riguarda la longevità. Per completare il gioco, se siete un po’ avvezzi, basteranno dalle 2 alle 4 ore, grazie ai continui salvataggi e al solito respawn nelle immediate vicinanze del punto in cui si è morti. Una durata che è anch’essa figlia delle meccaniche dell’originale: solo che all’epoca, se si moriva, compariva la cassetta SEGA e il gioco ricominciava dall’inizio… e questo ci spingeva a giocare e rigiocare allo sfinimento per vedere la fine, concludere il gioco era un autentico traguardo che poteva richiedere settimane. Forse oggi il tutto risulterebbe troppo frustrante per i giocatori moderni.
Se siete trentenni cresciuti con questo gioco, compratelo a scatola chiusa. Altrimenti, vi aspetta un buon platform, con controlli abbastanza riusciti, un po’ corto ma dalle atmosfere molto divertenti. E’ un gioco “premium”, senza in-app purchase, in vendita su App Store a 8,99 €: non è poco, ma la qualità e il franchise disneyano li giustificano appieno.
Vi lasciamo con un video che compara le due versioni, quella originale del 1990 e questo remake.