Negli ultimi giorni abbiamo assistito ad una serie di episodi nei quali applicazioni per iPhone, come dei semplici dizionari, venivano rifiutate da Apple. Molti utenti hanno protestato, e ad uno di essi ha scritto direttamente Phil Shiller (Senior vice president of worldwide product marketing Apple).
L’utente in questione è Steven Frank, co-fondatore di una software house per applicazioni Mac, che però non ha mai creato nulla per iPhone. Sul suo sito aveva affermato che stava per iniziare un boicottaggio contro Apple, dopo il rifiuto di pubblicare Google Voice su AppStore.
Dopo pochi giorni, con grande sorpresa, gli è arrivata una email firmata addirittura da Phil Shiller.
Purtroppo non è possibile fornire il testo completo della stessa, ma in linea di massima Shiller afferma che su “Google Voice” non è ancora detta l’ultima parola, e Apple sta lavorando per trovare una soluzione, mentre per quanto riguarda gli ebook rifiutati non è assolutamente vero che nessun libro sarà più pubblicato su AppStore, in quanto ce ne sono e ce ne saranno a migliaia, ma semplicemente che saranno rifiutate quelle applicazioni che consentono di condividere un ebook tra due iPhone, il tutto per questioni di eventuali copyright.
Lo stesso Shiller ha poi inviato un’altra mail ad alcuni sviluppatori che avavano fortemente protestato dopo il rifiuto della loro applicazione, spiegandone nel dettaglio i motivi.
Insomma, Apple sembra aver iniziato finalmente una politica di trasparenza in merito alla gestione delle applicazioni su AppStore, tant’è che anche i tempi di approvazione sembrano essersi sensibilmente accorciati negli ultimi giorni.