Come dimostrano gli ultimi dati, in base ai quali le top apps raccolgono circa 90.000$ al giorno, App Store rimane ancora una enorme fonte di profitto per gli sviluppatori, anche nel caso in cui siano transitati verso un modello di business “freemium”.
Secondo un report proveniente da Distimo, pare che le app rientrati nella classifica delle top 200 di App Store siano complessivamente capaci di accumulare in un giorno entrate per 18 milioni di dollari, mentre sembra che lo stesso gruppo di app presenti su Google Play ne raccolga 12 milioni.
Questi importi, rispetto all’anno scorso, sono aumentati di 3 milioni di dollari e 8,5 milioni di dollari.
Nel tentativo di aumentare la distribuzione, pare che gli sviluppatori abbiano cominciato ad allontanarsi dalle tradizionali pratiche commerciali in favore di un nuovo modello di business (c.d. freemium) in base al quale le funzioni di base vengono offerte gratuitamente, mentre gli upgrade sono resi disponibili a pagamento tramite acquisti in-app. Secondo quanto indicato dai dati, mentre in gennaio questo modello ha interessato il 77% delle app vendute nell’App Store U.S., in novembre ha coinvolto addirittura il 92%.
In aggiunta a questo, il report mostra un leggero restringimento del “gap” (ancora notevole) della distribuzione dei guadagni tra l’App Store di Apple e l’Android Google Play Store. Non a caso, in giugno Apple ha distribuito il 70% dei guadagni provenienti dalle app per dispositivi mobili presenti negli store, mentre Google solo il rimanente 30%. Nel frattempo, però, Google è riuscita a far diminuire di un punto percentuale al mese questo “gap”, fino ad arrivare a novembre con una percentuale del 37%.