Clio, l’azienda che si occupa di software per la gestione delle pratiche legali ha da poco reso noti i risultati di un sondaggio intitolato “Apple negli Studi Legali”, nel quale viene esaminato nel dettagli l’uso dei dispositivi Apple negli studi legali sparsi in Nord America. Vediamo cosa è emerso.
Il sondaggio in questione, relativo all’anno 2013, ha evidenziato un considerevole incremento dell’adozione di prodotti Apple – con un balzo del +10% sia nell’uso dei Mac in ufficio (passando dal 56% del 2012 al 66% del 2013) che dell’uso di iPad (passando dal 57% al 67%), mentre l’uso di iPhone è addirittura passato dal 12% al 74% (mentre sia Android che BlackBerry hanno visto diminuire il loro utilizzo negli studi legali, rispetto ai tassi di adozione globali).
Il 52% di coloro che hanno partecipato al sondaggio ha affermato di aver scelto i prodotti Apple perché la relativa tecnologia è più affidabile e sicura, con un beneficio nell’utilizzo che si attesta al 28%.
Il 10% degli intervistati ha risposto di avere già familiarità con i prodotti Apple, mentre solo il 3% di costoro ha dichiarato di aver adottato prodotti Apple per motivi di design o estetici.
Il report, inoltre, suggerisce che dal debutto di iPad, la penetrazione nel settore delle professioni per i servizi legali è salita da un iniziale 10% al 67%.
Il co-fondatore nonché CEO di Clio, Jack Newton ha dichiarato: “Per il quarto anno consecutivo, i risultati del sondaggio inerente l’uso dei prodotti Apple negli studi legali ha evidenziato iPhone ed iPad come due dispositivi che hanno rimodellato il panorama della tecnologia in campo legale, con due studi su 3 che utilizzano un iPhone o un iPad. Poche tecnologie hanno raggiunto questo livello di ubiquità negli studi legali“.