Come Apple potrebbe proporre un iWatch costoso e rivoluzionare il mercato

Proprio come successo qualche anno fa con il mercato degli smartphone, Apple non ha fretta di rilasciare il suo iWatch. Da un’analisi veloce sugli smartwatch, scopriamo che almeno 14 diversi modelli sono già disponibili o lo saranno a breve. Alcuni sono di grandi aziende come Samsung, Sony e Qualcomm, altri di start-up come Pebble e Neptune, ma nessuno è riuscito a dare una scossa a questo settore. Come potrebbe riuscirci Apple?

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Sempre analizzato questo mercato, lo smartwatch più apprezzato del 2013 è stato il Pebble, mentre il più commercializzato è stato il Galaxy Gear di Samsung, ma nessuno ha scosso questo settore. Ora ritorniamo indietro di qualche anno e pensiamo al 2007. Il mercato degli smartphone esisteva ormai da anni e le vendite stavano iniziando pian piano a crescere, senza però particolari scossoni. I BlackBerry andavano per la maggiore, e Symbian dettava ancora legge tra i più giovani.

Poi, un giorno, Apple presentò l’iPhone e tutto il resto, come si suol dire, è storia. Il successo dell’iPhone e il suo impatto sul mercato degli smartphone è sotto gli occhi di tutti ed è inimitabile, ma quello che bisogna capire ora è se Apple riuscirà a fare altrettanto con l’iWatch.

La domanda non è delle più semplici, ma cercheremo di rispondere.

L’utente medio che possiede uno smartphone non sa ancora perchè dovrebbe acquistare uno smartwatch. Basta una veloce ricerca su internet per capire che molte persone ritengono questo mercato una moda passeggera, che presto svanirà. Il motivo è proprio questo: l’utente medio, ripetiamo, non sa cosa farsene di uno smartwatch e non ne percepisce la sua reale utilità. Sì, magari ne ha capito i vantaggi, ma non solo tali da convincerlo ad acquistarne uno.

Apple potrebbe bissare quello che è successo nel 2007, dando una scossa al mercato e convincendo anche l’utente medio ad acquistare milioni di iWatch in pochi anni? Probabilmente sì, con le giuste scelte e malgrado un prezzo che si annuncia più alto rispetto alla concorrenza.

Parlando in dollari, il Pebble costa 150$, mentre il Gear 299$. Si tratta di prezzi più o meno accessibili dalla maggior parte delle persone che desiderano realmente possedere uno smartwatch, per cui il problema non riguarda questo punto. Samsung ha venduto più samrtwatch di tutti grazie ad una campagna marketing senza eguali, ma comunque i dati non sono certo esaltanti, né per il primo Gear, né per i nuovi modelli lanciati qualche mese fa.

Dall’altra parte, Apple ha sempre avuto la capacità di dare una scossa ai vari mercati. Lo ha fatto nel 2001 con l’iPod per i lettori Mp3, lo ha fatto nel 2007 con l’iPhone per gli smartphone e lo ha fatto nel 2010 con l’iPad per i tablet. Nulla esclude, quindi, che Apple possa rifarlo con l’iWatch per il mercato degli smartwatch. E questo successo potrebbe essere raggiunto anche proponendo un prezzo più alto della media: il primo iWatch sarà acquistato dai fedelissimi e dagli appassionati, ma scuoterà il mercato, creerà domanda e aprirà le porte per la seconda versione dell’iWatch, che potrebbe vendere milioni di pezzi.

Se Apple propone un iWatch a 1.000 o 1.500 dollari, sarebbe difficile convincere la maggioranza delle persone a spendere questa cifra. Eppure, molti lo acquisterebbero… e tutti lo desidererebbero! Ad esempio, gli appassionati di orologi di lusso potrebbero essere tra i primi clienti, seguiti dagli appassionati Apple, dai suoi fedelissimi e da chi cerca novità inedite in uno smartwatch.

iWatch diventerebbe così un brand conosciuto da tutti, l’orologio più desiderato del pianeta, ma anche quello meno accessibile. Un po’ come il Mac Pro che avete visto all’inizio di questo articolo. Certo, il Mac serve per lavorare e l’iWatch è solo un accessorio, ma la filosofia aziendale non cambia: Apple non propone dispositivi economici, ma punta all’eccellenza, anche nel prezzo. 

Ritornando a noi. Con un prezzo così alto l’iWatch passerebbe dall’essere un prodotto tecnologico a diventare un vero e proprio oggetto del desiderio, un bene di lusso. E la gente ama gli oggetti di lusso: al di là della crisi, in molti spenderebbero 1500$ per un iWatch che risponda ai canoni qualitativi di cui ci ha abituato Apple.

Pensate ad un iWatch in vetro zaffiro, con una meccanica da orologio svizzero, magari impermeabile fino a 300 metri, con cinturino in Liquidmedal, design firmato Ive e un software ottimizzato e super funzionale. A molti verrebbe l’acquolina in bocca, al di là del prezzo. E chi non potrà permetterselo, lo inserirà sicuramente tra i prodotti da acquistare in futuro.

Di certo, questo primo iWatch non sarebbe destinato agli adolescenti ma ad un pubblico più facoltoso. Insomma, sarà un orologio che Jony Ive vorrebbe indossare sempre.

Con il successo e il “desiderio” di questo primo iWatch, Apple creerà domanda e aprirà le porte per il secondo modello, magari disponibile in una versione più economica. Questo iWatch meno costoso potrebbe diventare un successo assoluto, e bissare quanto accaduto con iPod, iPhone e iPad. Anche il primo iPod era molto più costoso di tutti i lettori Mp3 in commercio, e infatti fu acquistato da appassionati che cercavano l’eccellenza. Poi Apple propose modelli più economici (ma mediamente più alti di prezzo) e ora l’iPod identifica una categoria.

Si tratta solo di speculazioni e di riflessioni, per questo siamo curiosi di sapere cosa ne pensate…

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