Apple pensa sempre di più alla sicurezza degli iPhone, tanto da brevettare un sistema che permette al dispositivo di attivare un allarme o di bloccare l’accesso al sistema in base alle variazioni rilevate nel comportamento degli utenti.
Il brevetto “Generating notifications based on user behavior” integra nell’iPhone delle tecniche di riconoscimento per determinare se l’utente che sta attualmente usando il dispositivo è effettivamente il proprietario.
Il sistema si basa sul riconoscimento e l’apprendimento di determinati modelli, così da poter analizzare comportamenti anomali. Ogni forma di interazione con il dispositivo viene salvata e acquisita, per poi essere confrontata con i vari utilizzi che si fanno quotidianamente. Sfruttando GPS e sensori, l’iPhone è quindi in grado di rilevare quando questi comportamenti diventano insoliti e non rispondono più a quelli che erano gli utilizzi soliti del proprietario.
Ad esempio, con l’accelerometro l’iPhone memorizza l’andatura solita del proprietario. Quando viene rilevata un andatura diversa, può entrare in gioco il primo alert. Se poi il sistema si accorge che viene cambiata la lingua, che l’iPhone si trova in una posizione insolita rispetto all’ufficio solito di lunedì o che vengono digitati messaggi con errori che prima non venivano commessi, entrano in gioco nuovi avvisi e nuove possibilità di protezione.
Quando vengono rilevati diversi comportamenti insoliti, il sistema invia un allarme con relativa notifica all’indirizzo e-mail impostato dal proprietario. Nei casi estremi può anche bloccare l’utilizzo del dispositivo, ri-attivabile solo tramite password o Touch ID.