Janus Friis, il co-fondatore di Skype è tornato con una nuova app per la comunicazione chiamata Wire, già disponibile per iOS, Android e Mac OS X. L’app in questione si propone come la rivisitazione del modo in cui uno strumento per la comunicazione come Skype dovrebbe funzionare se fosse sviluppato oggigiorno. Nel caso di Wire, gran parte di questo si concretizza in miglioramenti interni che i comuni utenti potrebbero non notare, come nel caso delle migliorie riguardanti il modo in cui vengono processati i contenuti multimediali, della tecnologia audio, della compressione, distribuzione dei contenuti, ecc.
Secondo quanto sottolineato dallo staff di TechCrunch, Wire unisce questa più solida infrastruttura con un design semplice e privo di elementi inutili che probabilmente costituirà la principale attrattiva per la maggior parte degli utenti.
Skype, naturalmente, è una delle migliori app per la comunicazione disponibili a livello mondiale, ma è anche un’app che per funzionare utilizza una tecnologia datata. Non a caso, gli utenti ancora oggi riscontrano problemi con la qualità delle chiamate, problemi di connessione, sincronizzazione, ecc.
Durante una dichiarazione riguardante il lancio di Wire, lo stesso Friis ha dichiarato: “Skype è stato lanciato più di un decennio fa. Da allora è cambiato molto -tutti siamo abituati a fare chiamate e messaggiare e abbiamo cominciato a portare in tasca i nostri computer. E’ tempo di creare il migliore strumento per la comunicazione possibile, così bello quanto utile“.
Naturalmente Wire non è il primo tentativo di reimmaginare la comunicazione al tempo dei dispositivi mobili. Anche lo stesso team di Skype all’interno di Microsoft ha provato a ricostruirlo realizzando una nuova app chiamata lanciata recentemente, denominata Qik.
Con sede in Zug, Svizzera, a Berlino e altrove, Wire dispone di un forte team con un profondo background riguardante la comunicazione. Al suo interno, infatti, rientrano anche alcune persone che in precedenza hanno lavorato nel settore “product and technology” in Apple, Skype, Nokia e Microsoft. Ad esempio, il co-fondatore e CEO Jonathan Christensen si è occupato della comunicazione attraverso internet per 15 anni, avendo precedentemente lavorato su MSN Messenger e Lync in Microsoft e successivamente come co-fondatore nella compagnia Camino Networks, che si occupava di audio-processing software e che successivamente è stata acquisita da Skype.
Oggi come oggi, comunque, Wire non costituisce un rimpiazzo di Skype, almeno non ancora.
Il servizio, che funziona sia tramite app per dispositivi mobili che per desktop, consente agli utenti di condividere contenuti testuali, foto, file GIF, file audio HD ed altri contenuti multimediali, inclusi quelli provenienti da SoundCloud e YouTube. Attualmente, però, all’app manca il supporto video sia per le video-chat in tempo reale, che per le registrazioni asincrone, sebbene sia pianificata la futura implementazione di queste ed altre funzioni, incluso il supporto all’HTML5 e di altre funzioni premium per le quali gli utenti potrebbero dover pagare.
Gli utenti meno giovani, invece, potrebbero inizialmente soffrire la mancanza dei tradizionali pulsanti e menu di navigazione, ma durante il primo avvio Wire fornirà loro alcuni utili suggerimenti per comprendere come cominciare ad usarla al meglio.
Per rendere così attraente il design dell’app in Wire gran parte delle funzioni e dei metadata sono inizialmente nascosti alla vista. Ad esempio, quando desiderate condividere una foto o chiamare un altro utente dovrete effettuare uno swipe verso destra per far comparire le funzioni. Se desiderate vedere i dettagli di un messaggio dovrete cliccare su di esso.
Il risultato finale è quello di un’app di messaggistica nella quale l’attenzione è concentrata sui contenuti condivisi piuttosto che sull’app stessa, che quasi scompare in sottofondo.
L’app è anche intelligente in modo sottile. Ad esempio se la utilizzate per chattare Wire riorganizzerà la vostra lista contatti inserendo all’inizio quelli che è più probabile che vogliate raggiungere.
Christensen, il co-fondatore Wire ha anche dichiarato che quando nel 2012 ha lasciato Skype non pensava minimamente a Wire e che solo successivamente insieme agli altri componenti del nuovo staff è venuta fuori l’idea.
Proprio il ricco e variegato team di persone con esperienza nel settore hanno costituito il background ideale per ideare Wire “ricostruendo” Skype nel modo in cui sarebbe stato costruito se fosse stato pensato oggi.
Wire è disponibile per il download qui.
La versione per iOS di Wire è invece disponibile gratuitamente su App Store.