Il CEO di Apple Tim Cook ha incontrato uno dei più importanti leader dei diritti civili negli USA, il reverendo Jesse Jackson, per parlare di tutti gli sforzi fatti da Apple per aumentare la diversità nella propria forza lavoro e in generale in quella di tutto il settore tecnologico.
Il colloqui è stato definito produttivo da entrambe le parti, con il reverendo Jackson che si è detto impressionato da Tim Cook e dalla sua visione sul futuro di Apple e sulla diversità.
Oltre a parlare su come aumentare le assunzioni senza disparità di razza e di sesso, Cook e Jackson hanno anche discusso sui recenti scontri tra il sindacato del lavoro USWW e le varie aziende tecnologiche, Apple compresa. Il sindacato USWW si occupa dei diritti delle guardie di sicurezza, che dalle varie aziende vengono considerati come dipendenti di basso livello, senza opportunità di lavoro o di avanzamento. Per questo motivo, Jackson ha anticipato a Tim Cook che ci saranno nuove proteste, anche davanti al quartier generale di Cupertino.
Ritornando alla questione “diversità”, un portavoce di Apple ha detto che l’incontro con il reverendo Jackson è stato molto produttivo e presto potrebbe nascere una collaborazione con Apple per aumentare proprio il senso di solidarietà tra i dipendenti, a prescindere dalla loro inclinazione sessuale e dalla loro razza.
Tuttavia, è notizia di ieri che Apple, insieme ad Amazon, è stata tra le poche aziende a rifiutare di pubblicare i dati pubblici sulla diversità dei propri dipendenti. Apple ha giustificato questa scelta dicendo che un rapporto era stato già pubblicato ad agosto, e non aveva senso pubblicarne un altro a pochi mesi di distanza. Da quel rapporto emerge che i dipendenti di alto livello in Apple sono per lo più bianchi ed eterosessuali, ma Tim Cook si disse già deluso per questi dati e promise diverse iniziative per migliorare il trend verso una maggiore diversità anche tra i dirigenti.