Al CES 2015, come ogni anno, si ragiona sull’innovazione, sul miglioramento della vita. Dopo aver annunciato il biberon intelligente per neonati, arriva anche Pacif-i, il primo ciuccio digitale presentato da Blue Maestro, un dispositivo che permette di controllare il proprio bambino tramite il più immediato e semplice degli accessori utilizzati quotidianamente.
Il funzionamento di Pacif-i è molto semplice e intuitivo: quando il bambino ha il ciuccio in bocca il chip che è contenuto all’interno dell’involucro in silicone, con una connessione Bluetooth, invierà diversi dati alla vostra app, installata sull’iPhone: la temperatura del bambino al momento della misurazione verrà raccolta anche in un diario che possa tenere sempre sotto controllo l’evolversi delle condizioni salutari. Va da sé che la misurazione per via orale non è precisa e certosina come può essere quella ascellare o ricavata in altri modi, ma sicuramente la possibilità di tenere sotto controllo il proprio bambino in ogni momento della giornata – tempestività connessa all’utilizzo del ciuccio – è di indubbio valore. Inoltre la registrazione per via orale azzera l’essere invasivi.
Altra funzione inserita all’interno di Pacif-i è la possibilità di attivare un allarme. Tale sistema è da utilizzare più all’aperto che all’interno della propria abitazione e permette di ricevere una notifica nel caso in cui il bambino si fosse allontanato per più di 30 metri. In tal caso riceverete anche un’indicazione sull’ultimo luogo nel quale è stato rilevato il suo segnale e la presenza dell’accessorio. Si assicura, inoltre, il lavaggio del prodotto in maniera rapida e senza eccessivi problemi. Non è, invece, possibile cambiare la batteria, che avrà comunque una durata di circa 15 mesi, il tempo necessario all’utilizzo del ciuccio da parte del neonato. Al prossimo bambino, però, dovrete acquistare un nuovo Pacif-i o attendere una novità dal CES.
L’acquisto del prodotto è possibile attraverso il sito dell’azienda produttrice, ma soltanto dalla prossima primavera: il costo è di circa 30 euro, relativamente irrisorio per l’incolumità del proprio bambino.