Nick Mason, batterista di una delle band più importanti nella storia della musica, ha parlato del mercato musicale, di Apple e del futuro della musica. E le parole non sono state molto dolci…
Durante un’intervista a GQ, il batterista dei Pink Floyd Nick Mason ha detto che Apple è stata l’artefice della svalutazione della musica, per colpa del player iTunes, della vendita dei singoli brani digitali e di altre scelte quanto meno discutibili. Tra queste, Mason ha dato spazio soprattutto alla vicenda U2, la band che, ricordiamo, ha accettato 100 milioni di dollari da Apple per offrire gratuitamente l’ultimo album su iTunes: “Anche io avrei considerato l’operazione molto allettante, e come Pink Floyd avremmo probabilmente accettato 50 milioni di sterline ‘certe’ per distribuire gratuitamente un nostro album. Ma il fallimento dell’iniziativa ci fa capire che avremmo sbagliato. Questa vicenda deve farci riflettere sul fatto che bisogna cambiare approccio nella distribuzione e nella vendita della musica“.
Malgrado la distribuzione gratuita dell’album, infatti, gli U2 sono stati criticati perchè milioni di utenti si sono ritrovati i brani scaricati sui propri iPhone, ma senza alcun consento. Questo ha scatenato l’ira di chi non voleva l’album, malgrado fosse stato distribuito in modo assolutamente gratuito.
Per Mason “Apple si è mossa bene anche in questa vicenda, perchè nessuno gli ha dato delle colpe. Però la scelta è partita da loro e sono loro che stanno contribuendo a svalutare il valore della musica. Apple ha fatto grandi cose, ma ora il mercato sta cambiando“.
Secondo il batterista dei Pink Floyd la soluzione è in Spotify e in tutti i servizi di musica streaming che consentono di scoprire anche nuove realtà musicali, anche se “bisogna aumentare la base di utenti, perchè il pagamento per gli artisti minori è ridicolo“.