Per dimostrare che Instagram e tutti i social network in generale comprimono le foto fino a renderle diverse dallo scatto originale, il fotografo Pete Ashton ha fatto un interessante esperimento: pubblicare per 90 volte la stessa immagine su Instagram.
Social Network come Facebook, WhatsApp e lo stesso Instagram comprimono le foto che vengono pubblicate dagli utenti, a prescindere dalla qualità dello scatto originale. Per eseguire il test, Ashton ha caricato l’immagine originale su Instagram e ha effettuato uno screenshot della stessa, ripostandolo poi sul social network. Il fotografo ha ripetuto questa operazione per 90 volte, andando a caricare di volta in volta lo screenshot dell’immagine precedente.
Alla fine, il risultato è quello che vedete in basso:
In pratica, l’immagine originale si è trasformata in una vera e propria ombra in scala di grigi. Con questo esperimento, Ashton fa capire il controsenso dell’era digitale: tutti ci preoccupiamo che gli smartphone abbiano la migliore fotocamera, ma poi carichiamo le foto sui social network che, a loro volta, comprimono tutte le foto.
Ci sono ovviamente delle eccezioni, come Flickr che, invece, mantiene la risoluzione originale delle immagini caricate.