Alan Dye, responsabile della Human Interface in Apple, ha rilasciato un’interessante intervista in cui ha spiegato come sia stata minuziosamente studiata tutta l’interfaccia di Apple Watch.
Studiare l’interfaccia grafica di un qualsiasi sistema operativo che poi equipaggerà un oggetto di uso quotidiano non è affatto semplice perché il lavoro da fare per ottenere il giusto risultato richiede davvero tanto tempo.
Apple è probabilmente l’azienda che più si dedica alla ricerca del giusto dettaglio che vada poi a completare ogni schermata dei propri sistemi operativi e, anche con Apple Watch, il lavoro non è stato assolutamente semplice.
Alan Dye, responsabile della Human Interface in Apple, ha spiegato alla stampa statunitense come sia difficile trovare la giusta formula per realizzare l’interfaccia grafica che si adatti al meglio all’utilizzo quotidiano. Fu proprio Steve Jobs a dare questa impronta all’azienda: la ricerca della perfezione. Con Apple Watch è stato fatto lo stesso: tutte le animazioni, a partire dalle watchface del dispositivo, sono state realizzate da un team dedicato e prestando attenzione anche ad alcuni dettagli anche impossibili da notare attraverso lo schermo del dispositivo stesso realizzando immagini ad altissima risoluzione. Ciò ha richiesto ore ed ore di lavoro di riprese in slow motion, parliamo di 300 frame al secondo, utilizzando strumentazioni particolarmente costose.
Alcune scelte, come ad esempio il design concentrico degli indicatori di movimento, hanno richiesto addirittura un anno di studi!
Anche con Apple Watch non sarà lasciato nulla al caso. Quando Apple decide di produrre qualcosa, cerca sempre di dare il massimo delle proprie possibilità. Questa ricerca di dettagli e il lavoro preciso e minuzioso riusciranno a fare di Apple Watch un prodotto di grande successo?