Sin dagli albori, uno dei più grandi –se non il più grande– aspetto negativo che colpisce gli iPhone, è la durata della batteria. Con gli iPhone 6, soprattutto con il Plus, Apple ha fatto un bel passo in avanti proponendo batterie più potenti grazie, anche, al maggiore spazio disponibile. Ma cosa influisce negativamente sulla durata della batteria dei nostri amati smartphone?
iPhoneItalia.com ha spesso proposto articoli che potessero dare una marcia in più alla durata complessiva della batteria, riportando guide su come impostare al meglio il vostro amato iPhone, rendendo “minimo” –quanto possibile– il dispendio energetico. La durata della batteria dell’iPhone o di uno smartphone in generale, è spesso associata al suo utilizzo: 3G e GPS continuamente attivi, notifiche push, localizzazione, connessione ad internet, telefonate, SMS, ecc..
Ma avreste mai pensato che la durata complessiva della batteria di un iPhone potesse ridursi drasticamente per colpa delle applicazioni gratuite presenti su App Store? Secondo quanto riscontrato dai ricercatori della University of South California (USC), Rochester Institute of Technology (RIT) e Queen University in Canada, le applicazioni gratuite consumano il 16% in più di potenza della batteria, il 22% di memoria e il 79% in più di rete dati per la connessione ad internet.
Secondo USC’s William Halfond, gli sviluppatori devono impegnarsi di più nel trovare soluzioni adeguate per evitare di ottenere recensioni negative su App Store. Un’app gratuita e ben fatta crea sicuramente maggiore entusiasmo tra gli utenti, ma per i motivi sopra descritti, tale scelta potrebbe influire negativamente sul consumo energetico della batteria. Ma gli sviluppatori devono pur trarre guadagno per il proprio lavoro svolto!
Quindi, secondo quanto emerge da questa ricerca, le applicazioni a pagamento risulterebbero la soluzione migliore per salvaguardare maggiormente il consumo energetico della batteria dei nostri smartphone.
In merito si potrebbe avviare un breve sondaggio: voi cosa ne pensate? Conoscendo quanto riportato dallo studio effettuato dai ricercatori, sarebbe meglio pagare un’app oppure continuare a preferire il download gratuito con l’aggiunta di annunci pubblicitari?
Diteci la vostra.
via – bgr.com