Dopo Mario Monti, presidente dell’Università Bocconi, e Andrea Sironi, rettore dell’ateneo, prende la parola Tim Cook, CEO di Apple, nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2015/2016. Per Cook si tratta del primo speech in una università al di fuori degli Stati Uniti, come anticipato già dallo stesso Monti.
«Auguro un anno accademico di successo sia al rettore che agli studenti. Impossibile non sentirsi a casa, in Italia, ci sono così tanti bei posti, così tanti risultati nella storia: grandi valori in termini di design, dove l’eccellenza non significa produrre di più, ma produrre meglio. Anche in Apple noi pensiamo a questo, inoltre oggi qui con me c’è anche Luca Maestri, CFO di Apple, che ha studiato in questo ateneo. Quello che ho notato in questa business school è che la cultura della collaborazione è fondamentale. Noi in Apple vogliamo valorizzare i nostri prodotti, che sono rivoluzionari e che permettono alle persone di fare cose che nessuno aveva mai permesso prima, permettendo loro di connettersi e di usare prodotti che rendono più produttivi. Noi in Apple abbiamo deciso di accogliere chiunque, razza o religione, perché la diversità fa la forza del gruppo. L’87% delle energie utilizzate da Apple sono rinnovabili, per questo abbiamo deciso di gestire i nostri data center in Irlanda e in altri Paesi in questo modo. Dovete impegnarvi per voi e per tutto il mondo per una passione nobile, che si tratti dei pari diritti o che si tratti dell’ecologia: noi puntiamo a diventare la prima azienda al mondo per l’utilizzo di sostanze rinnovabili».
Il discorso motivazionale passa poi da altri grandi moniti a tutti gli studenti della Bocconi: «Conservate il vostro idealismo, i valori e la passione in cui credete cambieranno il mondo. Siete cittadini del mondo, non cittadini italiani: siete connessi con tutto il pianeta. Usate la vostra voce. Dite chiaro e forte quello in cui credete e potrete cambiare il mondo».
Infine, ecco il discorso completo di Tim Cook: