iBeacon, chi l’ha visto?

Apple ha lanciato iBeacon nel 2013, presentandolo come una novità assoluto che avrebbe cambiato il mondo della vendita al dettaglio. Da allora, in pochi hanno realmente visto in azione questa tecnologia…

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Un interessante articolo pubblicato su Bloomberg parla proprio del fallimento di iBeacon e di alcuni difetti che ne hanno rallentato la diffusione. Ad oggi, solo il 3% delle attività commerciali al dettaglio utilizza iBeacon, e solo il 16% ha in programma di utilizzarlo in futuro.

Di questi, il 15% è rappresentato dagli Apple Store, segno che l’agognata svolta per i rivenditori non è affatto avvenuta. Secondo alcuni, questa tecnologia è ancora troppo acerba e per questo si diffonderà soltanto entro un paio d’anni. Ad oggi, però, la sua diffusione è molto limitata e all’orizzonte non sembra esserci qualcosa che possa far cambiare presto la situazione.

iBeacons consente di utilizzare le funzionalità di Geofencing con bassissimo consumo per la batteria. Tale geolocalizzazione è molto precisa, tanto da poter essere utilizzata proprio all’interno di un negozio come Vulcano Buono. Questo significa che tale tecnologia consente ad ogni utente mobile di navigare e interagire con regioni specifiche geololicalizzate grazie ad una serie di emettitori di segnale a basso costo, che possono essere posizionati ovunque, anche in casa o su oggetti in movimento. Inoltre, gli stessi dispositivi iOS potranno agire come un iBeacon. Per funzionare in questo ambito, iBeacon ha bisogno di una particolare antenna, così da poter sfruttare un raggio di azione di 50 metri.

In Italia, iBeacon è utilizzato da pochissime attività commerciali, e anche in quel caso i clienti raramente ne conoscono le potenzialità.

Magari tra due anni potrebbe cambiare tutto, ma per ora iBeacon non ha affatto preso piede…

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