Come cambia il futuro di Apple con i nuovi ruoli dei dirigenti

Apple ha cambiato i ruoli di molti suoi dirigenti, aprendo la strada verso nuove strategie che potrebbero cambiare le sorti dell’azienda nei prossimi anni. Schiller diventa il capo dell’App Store, Jeff Williams è il nuovo numero due dell’azienda, Johny Srouji diventa SVP del reparto hardware e Tor Myhren sarà colui che gestirà il marketing dell’azienda. Cosa ci aspetta per il futuro?

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Il nuovo App Store

Phill Schiller ha ora le redini dell’App Store, e questo potrebbe cambiare molte cose soprattutto per gli sviluppatori. In primis, Eddy Cue ora si occuperà solo si iTunes e della gestione editoriale, anche se i due avranno sicuramente qualche sovrapposizione che potrebbe portare una serie di vantaggi per tutti.

Cosa potrebbe cambiare per gli sviluppatori?

La prima cosa che viene in mente è la gestione delle revisioni per le app. Se l’App Store è il futuro di Apple, Apple deve sicuramente rivedere il modo in cui approva o rifiuta le app che vengono inviate dagli sviluppatori. Spesso bisogna aspettare troppo tempo prima di vedere il proprio lavoro su App Store, altre volte vengono rifiutate app per le motivazioni più bizzarre (e magari sullo store ci sono tantissime app simili…). Inoltre, le revisioni sono gestite senza regole certe per gli sviluppatori, tanto che ogni richiesta di approvazione per nuove app o aggiornamenti può trasformarsi in un terno al lotto. Schiller dovrà lavorare prima di tutto su questo.

Apple ha voluto anche differenziare l’App Store – inteso come il negozio in cui vengono gestite le app delle varie piattaforme – dall’iTunes Store, dove invece si acquistano e si gestiscono i contenuti multimediali. Cue ha contribuito alla grande crescita di iTunes, quindi è normale che sia lui ad averne ancora il comando. Su App Store,  invece, ci sono state diverse critiche e quindi un cambio di rotta era quasi dovuto.

Tra l’altro, la gestione dei due negozi è differente: su iTunes hai a che fare con rivenditori che sono etichette musicali, case discografiche e studi cinematografici, quindi l’impostazione è diversa. Su App Store ci sono sì grandi software house, ma per lo più il rapporto è con rivenditori rappresentati da piccoli sviluppatori che hanno fatto la fortuna di iOS con le loro app e i loro giochi. Due impostazioni diverse, che ora saranno in mano a due diversi dirigenti.

Inoltre, rispetto ad iTunes, su App Store c’è bisogno di coordinarsi con i vari sviluppatori soprattutto quando vengono rilasciate nuove versioni di iOS e nuovi dispositivi (vedi la Apple TV). Su questo, Schiller ha l’esperienza necessaria per muoversi nel modo migliore.

Marketing

Nei prossimi mesi vedremo tante novità anche nel comparto marketing, che riguarderanno gli spot, i lanci dei prodotti e finanche la struttura delle confezioni dei nuovi dispositivi. Tor Myhren avrà in mano uno degli aspetti più importanti per Apple, visto che da anni ha fatto proprio del marketing il suo punto di forza.

Difficile capire come cambierà il marketing di Apple e ci si chiede anche se ci sarà una maggiore apertura verso la stampa.  Tor Myhren ha lavorato alla Grey Group come direttore creativo e come presidente della sede a New York, e sotto la sua guida l’azienda è stata nominata da Adweek ‘Global Agency of the Year’ sia nel 2013 sia nel 2015

Hardware

Per quanto riguarda processori, GPU e altri componenti fondamentali per tutti i prodotti Apple, la palla passa ora a Johnny Srouji, che per anni ha fatto un lavoro eccezionale nella creazione di vari componenti per iPhone e iPad. Il suo obiettivo sarà creare batterie più durature e i nuovi processori Apple per dispositivi iOS. Controllerà tutti i team responsabili di questi aspetti, con l’obiettivo di creare componenti sempre più funzionali.

Il futuro

Gli annunci di ieri hanno reso pubblico quello che Apple sta facendo internamente da un po’ di tempo, e questa è una buona notizia. I maggiori punti di forza di un’azienda possono diventare anche le loro debolezze. Mentre Apple continua a crescere, la cultura dell’azienda può diventare sia uno sprono per le nuove attività che una vera e propria avversità. Apple ha bisogno di preservare la sua cultura, ma di non diventare troppo conservatrice. Modificare i ruoli chiave come è stato annunciato ieri porterà nuova linfa per l’azienda e per i nuovi prodotti.

In questo ambito, sarà fondamentale il ruolo di Jeff Williams, che di fatto ora diventa il numero due dell’azienda e il responsabile dell’operatività di Apple. Oltre a dover controllare e gestire la complessa catena di fornitori dell’azienda, cosa che fa da quando Tim Cook è diventato CEO di Apple, ora Williams sarà responsabile anche dei prodotti chiave come lo sviluppo dell’Apple Watch e dei prodotti che arriveranno in futuro.

Williams avrà un ruolo chiave anche nel futuro di ResearchKit. Secondo alcuni, Williams sarà il successore di Tim Cook alla guida di Apple, anche perchè è una figura molto rispettata negli ambienti di Wall Street.

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