È difficile immaginare un utente Apple che non cambia il proprio smartphone dopo uno o due anni, effettuando un upgrade del modello in proprio possesso. Inoltre, in America, sfruttando anche i piani di AT&T e Verizon, o anche quelli di Apple, è ancora più facile poter dare il proprio iPhone per poterne acquistare un altro, nuovo. Ma nonostante ciò moltissime persone, la maggioranza dei possessori di un iPhone, hanno deciso di non cambiare modello ogni anno o nemmeno ogni 15 mesi. Lo ha comunicato Tim Cook durante la conference call del primo quarto.
Infatti le percentuali dicono che solo il 40% degli utenti iPhone che avevano già lo smartphone prima dell’arrivo dell’iPhone 6, giunto sul mercato nel settembre del 2014, ha effettuato l’upgrade a uno schermo più grande: iPhone 6, iPhone 6 Plus, iPhone 6s o iPhone 6s Plus che sia. Questo significa che 3 su 5 possessori di iPhone entro il settembre del 2014 non hanno ancora acquistato un nuovo smartphone Apple. Insomma è stata una scalata molto lenta verso il successo: un anno fa, per esempio, dopo il primo quarto dalla disponibilità dell’iPhone 6 sul mercato, appena il 15 per cento dei possessori di un iPhone fece l’upgrade, ma nonostante ciò Apple riuscì a vendere circa 75 milioni di iPhone in quel periodo. Insomma, tutto questo per dire che se si può ipotizzare che nell’immediato Apple possa avere un calo di vendite per l’iPhone, potrete immediatamente pensare a chi ancora utilizza un iPhone 4 o un iPhone 5 allo stato attuale: tutte persone che nell’arco di questo anno dovrebbero, in linea teorica, effettuare un upgrade a un altro modello. Arriverete a calcolare un enorme numero di iPhone da vendere, che equivale al restante 60% di chi non ha effettuato l’upgrade: non lo faranno tutti, ma una grande parte sì. Tra l’altro io stesso ho ancora un iPhone 5s e tra qualche mese dovrò necessariamente cambiarlo.