Siri non è più “contraria” all’aborto

Dopo diversi anni, Apple ha corretto quello che è stato definito sempre un semplice “bug”, malgrado diverse associazioni USA avessero parlato di scelta politica: da qualche giorno, Siri mostra anche le struttura per l’interruzione della gravidanza.

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Fino a qualche giorno fa, quando l’utente effettuare la sua richiesta, Siri non mostrava le informazioni e la posizione delle strutture per l’interruzione della gravidanza. Anzi, in molti casi Siri come risposta mostrava le info di strutture per l’adozione o di cliniche per la fertilità.

Già nel 2011, Apple fu sommersa dalle critiche per quella che a tutti sembrava una scelta voluta e non un semplice “bug”. Certo, è strano vedere Apple chiudere le porte a quella che è ormai considerata una libertà consolidata nei paesi occidentali, visto che l’azienda è sempre stata accostata al rispetto dei diritti di tutte le persone. Fatto sta che, dal 2011 a qualche giorno fa, Siri non mostrava alcuna informazione sulle strutture per l’interruzione della gravidanza, almeno negli USA.

Oggi tutto è risolto, ed Apple si è sempre difesa affermando che il problema era legato ai risultati delle ricerche gestiti dai servizi web a cui l’azienda si appoggia.

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