In questi giorni girano in rete diversi video che mostrano come sia possibile ingannare Siri per accedere ad un qualsiasi iPhone senza inserire il codice di accesso. In realtà, tutti questi “test” sono completamente sbagliati e privi di ogni fondamento.
Questi video mettono in guardia gli utenti su “nuovi terrificanti modalità” che spazzano via tutti i sistemi di sicurezza ideati da Apple. Verrebbe da sorridere pensando a tutto quello che sta facendo l’FBI per sbloccare l’iPhone 5c del terrorista di San Bernardino: in base a questi video, sarebbero bastati pochi passaggi per accedere ai dati memorizzati nel dispositivo ed evitare una dispendiosa battaglia legale con Apple. Ovviamente, non è così.
In base a uno di questi test, basterebbe tenere premuto il tasto Home per attivare Siri, chiedere che ore sono, cliccare sull’icona dell’orologio, arrivare nel menu Timer, cliccare su”Allo Stop” e poi su “Acquista più suonerie”: tutto questo ci farebbe accedere ad iTunes Store e, da lì, basterebbe premere il tasto Home per avere completo accesso a tutte le schermate dell’iPhone. Altri test sfruttano sempre l’app Orologio, ad esempio per inserire città fasulle nella scheda del fuso orario, per poi condividere il testo con i contatti, altri ancora eseguono tantissimi passaggi per entrare sempre nella schermata dei Contatti e così via. Primo dubbio: perché scomodare Siri, se l’app Orologio si può raggiungere tranquillamente dal Centro Notifiche, semplicemente “alzando” la tendina anche quando l’iPhone è bloccato da codice?
Altra precisazione: nella maggior parte di questi video, Siri viene attivato con una delle dite memorizzate sul Touch ID, per questo iOS “si sblocca” e consente di accedere a tutte le schermate. In pratica, l’iPhone viene sbloccato non appena il Touch ID rileva una delle impronte digitali memorizzate nel sistema.
Alcuni affermano di essere riusciti ad effettuare questa operazione anche senza utilizzare una delle impronte digitali memorizzate. Anche qui il mistero è risolto: nelle impostazioni “Touch ID e codice” è possibile impostare per quanto tempo il dispositivo deve rimanere “attivo” senza richiedere alcuna verifica dopo il primo sblocco. Si può scegliere “subito” o impostare altri intervalli di tempo che vanno da 1 minuto a quattro ore. In questi intervalli di tempo, chiunque può accedere al dispositivo dopo il primo sblocco.
Insomma, nessuno di questi metodi visti in video funziona. Punto.