Per Apple, hardware e software sono strettamente legati e fanno parte si un unico strumento di business, tanto che l’azienda non ha alcun interesse a “monetizzare” i dati degli utenti, come invece fa Google. Grazie a questo tipo di approccio, Apple cerca ormai da anni di offrire la massima sicurezza possibile per quanto riguarda la protezione dei dati degli utenti e della loro privacy, tanto da aver strutturato un team che si occupa esclusivamente di questo.
Il team è composto da tre persone che hanno anche altri compiti all’interno dell’azienda. Anche se non si tratta di una squadra “segreta”, in azienda difficilmente si sente parlare delle strategie scelte dai vari membri. Per ogni tipo di aggiornamento software o novità funzionale, i dipendenti Apple devono sempre avere l’approvazione da parte di questo team che, nei casi più importanti, può metterci anche mesi prima di rispondere. Ovviamente, il tempo maggiore è richiesto per novità legate ai servizi più sensibili, come la raccolta dei dati e Siri, dove intervengono anche alti dirigenti Apple e, nei casi più importanti, Tim Cook.
Ad oggi, il team è compito da Jane Horvath, Guy “Bud” Tribble e il neo assunto ed ex Amazon Erik Neuenschwander.
Horvath, che per anni ha lavorato in Google come consulente per la privacy, è un avvocato che sovrintende tutti gli aspetti legali su protezione dei dati degli utenti e privacy. E’ stato assunto nel 2011 dopo la scoperta che gli iPhone raccoglievano i dati GPS degli utenti senza permesso.
Tribble è uno dei dipendenti con più anni di anzianità, che per lungo tempo ha lavorato a stretto contatto con Steve Jobs. Oltre a far parte di questo team, Tribble è anche responsabile delle tecnologie software Apple ed è il punto di unione tra le novità software e la gestione di sicurezza dei dati e privacy.
Neuenschwander è descritto come una stella nascente all’interno di Apple. Il suo compito è quello di supervisionare il lavoro degli ingegneri, controllando anche lunghe righe di codice per assicurarsi che rispettino le linee guida sulla privacy.
Il team deve assicurarsi che i dati degli utenti non finiscano mai sui server Apple, ma rimangano memorizzati solo sul dispositivo. Inoltre, un altro compito è quello di impedire che tali dati possano essere recuperati da aziende terze.
Il lavoro di questo team non è sempre apprezzato in azienda, soprattutto da alcuni ingegneri software che spesso trovano limitanti alcune direttive dei tre responsabili. Ad esempio, le strette politiche sulla privacy di Apple hanno di fatto portato al fallimento di iAd, visto che gli inserzionisti non potevano accedere ad alcun tipo di dato, nemmeno in modo anonimo.
Su Siri, il team ha insistito sul fatto che i dati vocali su ciò che gli utenti chiedono a Siri dovevano essere memorizzati separatamente rispetto ai dati personali.
Tutto questo non può che far piacere agli utenti che tengono molto alla loro privacy.