Il Dipartimento di Giustizia avrebbe scoperto un metodo per sbloccare l’iPhone 5c del terrorista [UPDATE: udienza rimandata!]

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha chiesto oggi alla corte di rimandare l’udienza prevista per domani, quando insieme ai rappresentati di Apple è atteso il primo confronto ufficiale tra le parti nel caso “San Bernardino”.

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AGGIORNAMENTO: il giudice ha deciso di concedere il rinvio richiesto dall’FBI, per consentire agli inquirenti di testare il metodo di sblocco annunciato ed evitare, eventualmente, uno scontro legale con Apple. L’udienza è stata rinviata al 5 aprile.

Il Dipartimento ha chiesto il rinvio perchè sarebbe entrata in possesso di nuovi metodi che potrebbero consentire di sbloccare l’iPhone 5c del terrorista Syed Farook. Il Procuratore Federale fa infatti sapere che un “utente esterno ha mostrato all’FBI un possibile metodo per sbloccare l’iPhone senza l’aiuto di Apple. Se il metodo funzionerà, non ci sarà più bisogno di chiedere l’assistenza di Apple, visto che potremo accedere all’iPhone incriminato senza comprometterne i dati”.

Per questo motivo, il Dipartimento di Giustizia chiede alla corte di rimandare l’udienza di due settimane, per avere il tempo di testare la fattibiltà di questo metodo. In caso positivo, non ci sarà più bisogno di alcuna causa contro Apple. Il giudice ha ora poche ore per decidere cosa fare.

Anche se non sono state rilasciate dichiarazioni ufficiali, sembra che i dirigenti Apple abbiano appreso la notizia come un fulmine a ciel sereno. Uno dei legali dell’azienda fa semplicemente sapere che in Apple nessuno aveva idea che l’FBI stesse ancora tentando di sbloccare autonomamente la cifratura dell’iPhone 5c. Ovviamente, Apple non sa nemmeno come (e se) il telefono è stato effettivamente violato, ma in ogni caso chiederà all’FBI quale metodo è stato usato.

Nuovo colpo di scena in questa infinita vicenda?

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