“I’m an iPhone”, “I’m an Android”… si ripete la sfida che fu di Apple e Microsoft?

I dati del 2015 confermano che iOS continua a perdere quote di mercato, mentre Android continua a guadagnarne. L’attuale divisione tra Android e iOS in termini di quota di mercato e vendite è molto simile alla situazione che vede protagonisti Mac e PC in un altro settore. La battaglia che vide protagoniste Apple e Microsoft si ripeterà anche con iOS e Android?

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Con l’iPhone, Apple sta seguendo una strategia simile a quella già adottata con il Macintosh. Ha introdotto un dispositivo rivoluzionario ad un prezzo molto più alto rispetto ai prodotti esistenti sul mercato, ma ha anche dato all’utente caratteristiche e funzionalità che prima non erano mai state disponibili. Il primo iPhone è stato venduto a 499$ e 599$ con contratto, prezzo altissimo rispetto agli standard degli altri concorrenti.

Quando Apple ha lanciato il Macintosh, il mercato dei computer era dominato da IBM. Quando è stato introdotto l’iPhone, RIM e Nokia si spartivano praticamente l’intero mercato degli smartphone. In entrambi i casi, Apple non ha mai guadagnato il primo posto nelle quote di mercato, ma ha fatto registrare crescite senza precedenti, soprattutto con l’iPhone.

Nel mercato degli smartphone, però, Android ha aumentato incredibilmente e velocemente la sua fetta di mercato, diventando di fatto il “Windows nel settore smartphone“. Grazie a dispositivi a basso costo, a prodotti molto diversi tra di loro per forma, hardware e design, e a un sistema operativo comunque valido, Android domina il mercato degli smartphone, come Windows domina l’industria dei PC.

In molti aspetti, la situazione che Apple sta affrontando nel settore smartphone è identica a quella che ha sempre vissuto nel settore dei PC. Apple offre un ecossitema chiuso e costoso, ma perfettamente ottimizzato e funzionante, mentre gli altri offrono dispositivi più accessibili e aperti. Insomam, per Apple si tratta di un déjà vu, visto che la situazione è praticamente identica e con risultati simili.

Ad esempio, basta guardare i prezzi medi di vendita. Apple ha un prezzo medio di vendita pari a 651$ nel 2016, mentre il prezzo medio di vendita di un dispositivo Android è di soli 208$. Questo significa che Apple ha il triplo delle entrate per ogni dispositivo che vende rispetto ad Android.

Lo stesso avviene nel settore PC: il prezzo medio di vendita dei Mac nel 2016 è pari a 1270$, mentre il prezzo medio di vendita dei PC è pari a 379$. Ancora una volta, Apple porta a casa il triplo delle entrate per ogni dispositivo venduto rispetto ai PC.

Guardando la storia degli ultimi 30 anni, Apple non ha quasi mai lavorato per creare Mac a basso costo o per offrire computer a prezzi accessibili. L’azienda creata da Steve Jobs sa che le persone sono disposte a spendere di più per avere il logo Apple sulla parte posteriore dei loro dispositivi, tanto che il prezzo medio di vendita dei Mac è rimasto praticamente stabile negli ultimi 15 anni. Nel settore PC, invece, si è avuto un calo vertiginoso, dai 1500$ del 1998, ai 640$ del 2013, fino ad arrivare ai 379$ del 2015.

Allo stesso modo, il prezzo medio di vendita dei dispositivi Android sta calando di anno in anno: dopo il picco di 441$ nel 2010, ora le cifre sono praticamente dimezzate. Nel 2016, tuttativa, anche il prezzo medio dell’iPhone ha fatto registrare un calo dopo diversi anni, pari al 9%. Il motivo è dovuto principalmente al lancio dell’iPhone SE, smartphone Apple che costa meno rispetto agli altri iPhone, ma rimane comunque un dispositivo di fascia alta.

Ultimanete, però, Apple si sta muovando nei mercati emergenti come quello cinese e quello indiano, dove proporre telefoni da 800$ non ha molto senso. Questo potrebbe far cambiare strategia all’azienda? Difficile a dirsi, ma l’iPhone SE potrebbe essere un primo passo, seguito dalla vendita di dispositivi usati e ricondizionati.

Salvo clamorose sorprese, Apple continuerà a relaizzare solo smartphone premium, cercando di offrire all’utente la masisma qualità e una grande esperienza di utilizzo. Non a caso, i Mac sono sì una nicchia di mercato, ma sono gli unici “PC” a non far registrare cali assurdi nelle vendite.

In termini di quote di mercato, attualmente Apple detiene il 7.4% di quello PC e il 16% di quello smartphone. Non ci vuole un esperto in economia per capire che il dispositivo che costa meno vende anche di più. Lo abbiamo visto nella lunga sfida tra Mac e PC, e lo stiamo vedendo ora con iPhone e Android. Per Apple, la quota di mercato non è la priorità, se poi i dispositivi vengono apprezzati e le entrate superano quelle di ogni altro produttore di smartphone.

Sarebbe bello, però, poter rivedere lo spot “I’m a Mac” e “I’m a PC” in salsa smartphone iOS contro Android…

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