Recensione Cubot Cheetah 2 – TEEECH – VIDEO

Cubot Cheetah 2: l’evoluzione passa per Android stock. E’ cosi che vogliamo iniziare la review di questo terminale che vuole unire prestazioni da medio di gamma ad un prezzo da entry level. Scopriamolo al meglio di seguito.

Questo terminale è profondamente diverso rispetto al Cubot Cheetah di prima generazione, realizzato insieme a Cheetah Mobile. Si evolve, a partire dalla ROM che non è più personalizzata e risulta essere semplicemente una ROM Android stock. Ma iniziamo con il design.

Questo Cubot Cheetah 2 è un dispositivo realizzato con una buona cura ai dettagli, i bordi curvi che migliorano il grip e l’ergonomia, una finitura blu molto particolare (è presente anche una versione gold), un frame in alluminio e una back cover removibile realizzata in plastica. Nel complesso, le linee sono pulite e semplici, peccato che il device non sia il più leggero e sottile, anzi risulta a volte un po’ scomodo se usato in modo prolungato con una sola mano.

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Sulla parte frontale troviamo i pulsanti touch non retroilluminati, il tasto home con sensore per il riconoscimento delle impronte digitali, la fotocamera e il LED di notifica. Sul retro troviamo fotocamera e flash dual-LED. Sul lato destro troviamo il bilanciere del volume e il pulsante di accensione e spegnimento. Sulla parte superiore il connettore Jack da 3.5mm per le cuffie e sulla parte inferiore microfono, speaker e connettore USB-C. Chiaramente, aprendo il device e sollevando la back cover dall’apposito punto, possiamo accedere agli slot per le due SIM e per la scheda micro-SD. Sebbene la soluzione della cover removibile non sia tra le migliori a livello stilistico, la funzionalità è assicurata.

Il display è un IPS da 5.5 pollici con risoluzione Full HD e una densità di pixel pari a 401ppi. Il display è smussato ai bordi (2.5D). Ottima la risoluzione, abbondante la luminosità, piacevoli colori e contrasti e fruibili gli angoli di visuale. Insomma, un pannello che aveva già sorpreso sul primo Cheetah di Cubot e che viene riproposto in questa nuova variante del terminale con il 30% di luminosità in più. Peccato solo per il bordo nero intorno alle cornici del display, non visibile a schermo spento ma fastidioso a schermo acceso.

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A livello tecnico troviamo un processore Mediatek MT6753 octa-core a 1.3GHz a 64-bit realizzato con processo produttivo a 28 nanometri, una GPU Mali T720, 3GB di RAM e 32GB di memoria interna, espandibile tramite scheda microSD fino a 256GB. Il sensore per il riconoscimento delle impronte digitali funziona piuttosto bene, sbaglia se viene usato con mani sudate ma nel complesso svolge bene il suo compito. La batteria da 3000mAh, purtroppo, non è all’altezza del terminale e non riesce a garantire una giornata piena d’utilizzo. Bisognerà limitare l’uso del device oppure ricaricarlo durante la giornata. La ricarica avviene tramite connettore USB-C (2.0) che supporta anche l’OTG per il trasferimento dei dati. Device dual SIM (una micro-SIM e una nano-SIM) con supporto alle reti 4G LTE, al Bluetooth 4.0 e al WiFi dual band. Buono l’audio, sia nella riproduzione dei contenuti audiovisivi, sia nelle chiamate. Non mancano i vari sensori come giroscopio e GPS.

A livello software troviamo Android 6.0 in versione stock senza alcun tipo di personalizzazione, UI o modifica. La ROM quindi viene liberata dalle influenze di Cheetah Mobile (stessi sviluppatori di Clean Master) presenti nella versione precedente.

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Questo non fornisce opzioni aggiuntive ma rende il device fluido, minimal ed essenziale. Ottimo per l’uso quotidiano. Le operazioni vengono eseguite in modo molto rapido e reattivo. I giochi più pesanti e avidi di risorse purtroppo non girano bene e presentano lag, scatti e un frame rate assolutamente non piacevole. Meglio giochi più leggeri e con una grafica meno complessa.

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La fotocamera fa calare parecchio la valutazione complessiva del terminale provato. Purtroppo, nonostante i 13 megapixel con apertura f/2.0 sul posteriore e gli 8 megapixel sul frontale, le due fotocamere non riescono a fornire grandi risultati. A piena luce va, chiaramente, meglio anche se non è difficile trovare rumore fotografico anche di giorno. Di notte il problema più grave riguarda la gestione dei colori, completamente snaturati.

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Insomma, un dispositivo nel complesso piacevole e con buone caratteristiche per chi non cerca prestazioni elevatissime. Sicuramente uno dei più curiosi, anche dato il background derivato dal precedente modello, nella fascia di prezzo sotto i 150€. Disponibile su Myefox.it al prezzo di 129,90€. Non bisogna farsi però spaventare dalla fotocamera, che davvero mette l’utente in difficoltà di sera.

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