Siamo nel 2005. Mancano ancora due anni alla presentazione ufficiale del primo iPhone e a Cupertino c’è piena attenzione nei confronti del progetto. Per evitare errori e come suo solito modo di operare, Steve Jobs commissiona la realizzazione di due prototipi di software per il Melafonino a Tony Fadell, il papà dell’iPod, e a Scott Forstall. Questi due prototipi di OS, ormai con più di 10 anni sulle spalle, sono stati svelati e messi a confronto in un nuovo video.
Il leak in questione è avvenuto, ancora una volta, ad opera di Sonny Dickson. Nel vide che segue potete guardare un confronto side-by-side tra un “iPhone P1“, ossia quello di Tony Fadell con sistema operativo basato sul precedente OS adottato da Apple per l’iPod e con tanto di touch-wheel, e un “iPhone P2“, ossia un secondo prototipo realizzato con un OS molto più simile all’interfaccia del primo “iPhone OS”, seppur molto più acerbo, realizzato da Scott Forstall.
Secondo ciò che ci è stato raccontato da diverse fonti, più o meno affidabili, nel 2005 Fadell e Forstall proposero queste idee a Steve Jobs, il quale optò per la soluzione che si rivelò poi essere vincente non solo per Apple ma per tutta l’industria degli smartphone, ossia quella di Forstall basata su un sistema di icone con cui interagire tramite le dita (“Who wants a stylus?“). Entrambi i prototipi, P1 e P2, eseguivano una versione dell’OS di Apple che veniva denominata “Acorn OS” internamente. Basandosi su questo OS, l’iPhone P1 risultava addirittura più veloce dell’iPhone P2 di Forstall. Altro particolare curioso: il boot su entrambi i dispositivi non presentava il logo Apple. Sull’iPhone di Fadell veniva mostrato il logo classico dell’iPod, mentre su quello di Forstall veniva mostrato un polipo.
P1 e P2. Due OS che avrebbero, in un modo o nell’altro, cambiato le carte in tavola. Tuttavia il dubbio su come sarebbe stato un iPhone 2G con un sistema basato sul software di iPod restano. Il successo di iPhone sarebbe stato lo stesso? Fateci sapere cosa ne pensate nei commenti!