Recensione iRig Acoustic Stage: un prodotto per due utilizzi diversi

Abbiamo avuto modo di provare il nuovo iRig Acoustic Stage di IK Multimedia, una nuova variante di un prodotto presentato tempo fa. Questo accessorio serve essenzialmente per due scopi differenti, uno prettamente musicale e uno che coinvolge l’uso di smartphone, tablet e computer. Scopriamolo al meglio nella nostra recensione completa.

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Per descrivere in poche parole il prodotto, prima di addentrarci nella recensione completa, possiamo affermare che il nuovo iRig Acoustic Stage è un prodotto facile da trasportare che vuole mettere a disposizione dei musicisti una qualità audio di alto profilo per valorizzare gli strumenti acustici (chitarre e non solo).

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Il prodotto integra un microfono MEMS che si aggancia allo strumento (in prossimità della cassa di risonanza) e un DSP capace di catturare tutti i suoni e di elaborarli al meglio. In questo modo sarà facile, sia in studio sia in live, avere a disposizione un prodotto compatto con una qualità degna di nota. E’ una variante dello standard iRig Acoustic e viene proposto ad un prezzo nettamente superiore rispetto al modello recensito qui due anni fa.

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La confezione è in pieno stile IK Multimedia e presenta al suo interno quasi tutto il necessario. Troviamo quindi il microfono, la centralina, le batterie AA per l’alimentazione dell’accessorio e una pratica custodia rigida per il trasporto.

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Sfortunatamente, non troviamo i cavi per il collegamento ai device smart come il cavo micro-USB/USB, il cavo micro-USB/micro-USB e il cavo micro-USB/Lightning. Bisognerà procurarseli separatamente. Nella nostra prova abbiamo potuto sfruttare quelli che avevamo trovato in confezione con altri iRig e prodotti di IK Multimedia provati nel tempo.

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Il funzionamento e setup del prodotto è semplicissimo, anche se le opzioni di personalizzazione sono molteplici. Una volta aperta la confezione bisognerà capire come utilizzare i vari componenti. Il primo è il microfono da applicare sullo strumento, nel nostro caso su una chitarra, in prossimità della cassa di risonanza. Il microfono si collega via cavo alla centralina che poi gestirà il segnale. Attenzione: dovremo in precedenza alimentare la centralina con le due batterie AA in confezione. Ancora, bisognerà collegare un cavo jack al connettore “out” e al nostro amplificatore o mixer.

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Volendo è disponibile il connettore AUX per gli strumenti elettrificati in modo da aggiungere anche il suono proveniente dallo strumento e il connettore micro-USB utile per collegare il prodotto al nostro iPhone, ad un computer o ad uno smartphone Android per la registrazione. Poi potremo anche indossare la centralina se necessario tramite il supporto per la cintura in dotazione in modo da non avere ingombri sul palco durante i live.

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Una volta eseguito il collegamento potremo partire con il setup e quindi scegliere se sfruttare i preset già impostati dalla casa o se permettere al prodotto di analizzare il nostro strumento e di regolare al meglio i suoni. In questo caso basterà premere per qualche secondo il pulsante “tone”, attendere che parta la calibrazione e suonare la nostra chitarra. Il consiglio è di usare tutte le corde prima senza toccare il manico e poi suonando il barrè ad ogni tasto fino al numero 12. Così facendo avremo eseguito una calibrazione completa e potremo proseguire premendo nuovamente il pulsante “tone”.

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I suoni a disposizione sono tre: natural, warm e bright a seconda delle esigenze e della tipologia di musica che si suona. Tra le varie opzioni è disponibile una specifica opzione relativa alle chitarre con corde in nylon che possiamo attivare o meno a seconda delle necessità in combinazione con i suoni descritti prima.

Ancora, sono a disposizione altri controlli per la regolazione del segnale come il controllo “mix” che ci fa scegliere la tipologia di sorgente da usare (se quella del microfono o quella AUX) e il controllo “phase”. L’ultima manopola è quella relativa al volume ed è comodo poterla far scorrere all’interno del suo alloggiamento per evitare di spostarla per errore.

Sulla parte frontale troviamo un altro pulsante chiamato “cancel feedback”. Questo pulsante è utile per filtrare i rumori di fondo e mantenere pulito l’audio anche a volume sostenuto e con un gain piuttosto elevato.

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Come dicevamo, iRig Acoustic Stage può essere usato come un semplice accessorio musicale quindi standalone oppure essere associato a device smart o a computer. In questo modo, il prodotto si trasformerà in un’interfaccia audio/USB capace di farci registrare ciò che suoniamo. In questo modo potremo usare il prodotto con qualsiasi software compatibile per il nostro computer, smartphone o tablet per registrare le performance come ad esempio Garageband, Logic, ecc. Il cavo è da acquistare separatamente, come vi abbiamo accennato prima.

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In sostanza, si tratta di un prodotto molto interessante che ha una doppia utilità e che in accoppiata con uno smartphone, tablet o computer riesce ad estendere le potenzialità di un musicista in mobilità; peccato solo non consenta la gestione dei parametri via app come il semplice microfono iRig Acoustic. Può risultare utile non solo per la gestione sonora live o in studio, ma anche per la registrazione su device iOS, su computer e quindi per consentire un approccio molto più professionale e permettere ai musicisti di registrare e perfezionare le performance su qualsiasi device con, chiaramente, una qualità di tutto rispetto e un segnale in digitale. iRig Acoustic Stage è disponibile al prezzo di 120,78€ sul sito ufficiale o presso i rivenditori autorizzati.

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Restiamo in attesa del nuovo iRig PRO I/O per provarlo e riportarvi tutte le nostre considerazioni a riguardo. Si tratta di un’interfaccia audio/MIDI compatta adatta ai musicisti in mobilità ma anche a chi cerca un prodotto non estremamente complicato da usare in studio.

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