Apple, Google, Microsoft e Facebook preparano una lettera contro il presidente Trump [AGGIORNATO CON TESTO]

Apple, insieme a Google, Microsoft e Facebook, sta preparando una lettera formale da inviare al presidente Trump per presentare un’opposizione ufficiale alle nuove politiche sull’immigrazione. [Articolo aggiornato con il contenuto della lettera]

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Durante l’ultima conferenza finanziaria, Tim Cook ha ribadito il suo ‘no’ secco all’ordine esecutivo presentato dal presidente Trump, che tra l’altro ha messo in difficoltà anche un centinaio di dipendenti Apple. Ora, l’azienda si sta muovendo per vie legali e il primo step è la preparazione di questa lettera formale, che sarà firmata anche da Google, Microsoft e Facebook.

Non è chiaro se in questa lettera si parlerà già di azioni legali o si concentrerà solo sull’opposizione all’ordine esecutivo, ma di fatto non era mai capitato che così tante aziende tech si unissero per protestare contro un presidente degli Stati Uniti. 

Ricordiamo che questo ordine sospende l’ingresso negli Stati Uniti a tutti i rifugiati per 120 giorni, mentre per i profughi provenienti dalla Siria la sospensione è a tempo indefinito. Inoltre, tutti i cittadini provenienti da Iraq, Iran, Somalia, Sudan, Libia, Siria e Yemen non potranno entrare negli Stati Uniti per 90 giorni, tempo utile per preparare nuove norme sui visti da poter convalidare.

AGGIORNAMENTO

La lettera è stata preparata e inviata al presidente Donald Trump. Ecco il testo completo:

Caro Presidente Trump,

da quando è nato questo paese, l’America è stata la terra delle opportunità e ha accolto i nuovi arrivati dando loro la possibilità di crearsi una famiglia, una carriera e un’azienda. Stiamo una nazione resa più forte grazie agli immigrati. Come imprenditori e dirigenti d’azienda, la nostra capacità di far crescere le nostre imprese e creare posti di lavoro dipende dal contributo degli immigrati provenienti da ogni settore.

Condividiamo l’obiettivo di assicurare che il nostro sistema di immigrazione soddisfi le esigenze di sicurezza richieste oggi per il nostro paese. Ci preoccupa, tuttavia, il fatto che il recente ordine esecutivo influenzerà molte persone che hanno già un visto e che lavorano da tempo negli Stati Uniti, contribuendo al successo del nostro paese. In un’economia globale, è fondamentale che si continui ad attirare i migliori e più brillanti specialisti da tutto il mondo. Accogliamo con favore le modifiche apportate dall’amministrazione in questi ultimi giorni dopo l’attivazione dell’ordine esecutivo, e siamo pronti ad aiutare il governo a identificare altre opportunità per garantire che i nostri dipendenti possano viaggiare senza ritardi o sorprese.

La compassione della nostra nazione è una parte di ciò che la rende eccezionale, e siamo impegnati ad aiutare l’amministrazione a trovare nuovi approcci per uno screening completo e senza sospendere l’ammissione negli Stati Uniti dei rifugiati. Mentre le procedure di sicurezza possono e devono sempre essere oggetto di valutazione e miglioramento continuo, una sospensione totale non è l’approccio giusto.

Allo stesso modo, siamo pronti ad identificare i modi per aiutare a raggiungere l’obiettivo dichiarato di dare chiarezza si 750.000 Dreamers in questo paese per proteggerli e farli lavorare e vivere senza la paura di essere deportati da un giorno all’altro.

La comunità imprenditoriale condivide il vostro impegno a far crescere l’economia americana aumentando i posti di lavoro in tutto il paese. Assumiamo migliaia di americani e alcuni tra i migliori talenti provenienti dall’estero, che lavorano insieme per aiutare le nostre aziende ad avere successo e ad espandere l’occupazione globale. Speriamo che le modifiche alle politiche di immigrazione, che sono complesse e interconnesse con le altre nazioni, aiutino a sostenere le aziende americane e a riflettere i valori di questo paese.

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