Come riportato da 9to5Mac, questa notte, Apple ha iniziato a rilasciare, per gli utenti della beta di iOS 10.3, una serie di notifiche push, con lo scopo di evidenziare la possibilità di attivare l’autenticazione dell’account in due passaggi.
Effettuando uno swipe dalla lockscreen sul badge di notifica, gli utenti che hanno installato la beta dell’ultima versione di iOS visualizzeranno una schermata all’interno delle impostazioni di iPhone, la quale si occuperà di spiegare loro che cosa si intenda per “Autenticazione in due passaggi” e quali benefici, in termini di sicurezza, questa procedura possa portare.
Nonostante l’avviso possa tranquillamente essere ignorato, aprendo nuovamente le impostazioni, gli utenti disporranno di un ulteriore avvertimento, in cima alla lista, riguardante proprio questa opzione di login.
All’interno del tab, sono riportate le seguenti informazioni:
L’autenticazione in due passaggi è il miglior metodo per mantenere il proprio account sicuro. Essa può proteggervi anche nel caso in cui qualcuno conosca la vostra password.
Durante la procedura di identificazione, vi verrà infatti richiesto di effettuare il login tramite il device e il numero di telefono.
Per eliminare la notifica, dovrete rimuoverla manualmente o, al più, abilitare questa procedura: non basterà quindi sbloccare semplicemente iPhone per farla scomparire.
Ad ogni modo, abilitare quanto descritto sopra è particolarmente semplice: basterà aprire il tab dedicato dalle impostazioni e selezionare la voce “Abilita”, nonché confermare il vostro numero di telefono. A questo punto, riceverete un’email sul vostro account di posta, la quale riporterà l’avvenuta attivazione.
L’attenzione di Apple nei confronti della sicurezza si fa dunque sempre più prioritaria, e, sebbene al momento la notifica venga visualizzata solamente agli utenti di iOS 10.3 beta, quando il firmware sarà rilasciato pubblicamente essa potrebbe apparire periodicamente,
L’autenticazione in due step, comunque, è un ottimo passo avanti per quanto riguarda la privacy, fattore che, considerando il crescente utilizzo dei servizi di iCloud, non è di certo da prendere alla leggera.