Toshiba, che negli scorsi giorni aveva dichiarato la propria intenzione di cedere il ramo “memorie e semiconduttori” alle società di Foxconn e TSMC, potrebbe ora venire ostacolata dallo stesso Governo giapponese, tramite un veto posto sui rapporti commerciali tra le aziende.
La decisione, ancora in fase di valutazione, potrebbe essere presa a seguito del ricorso alle norme garanti del commercio con i mercati esteri, al fine di ottenere il blocco della vendita del reparto memorie di Toshiba. Questo atto, derivante dal Governo del Giappone, sarebbe mirato a evitare lo sfruttamento di possibili falle di sicurezza da parte degli Stati Uniti, essendo Apple uno dei principali clienti di Foxconn e TSMC.
Come riporta AppleInsider, inoltre, un esponente di Toshiba ha affermato l’evidente convenienza di trasferire questa sezione negli Stati Uniti, in quanto proprio in questo Paese la sicurezza è maggiore. Obbligatorio sottolineare, poi, come la decrescita esponenziale di Westinghouse, la società che gestisce le unità nucleari americane, controllata dalla Casa Bianca e in crisi di bilancio per ben 6.3 miliardi di dollari, potrebbe risultare un’eccellente spinta per le trattative commerciali con Toshiba.
Se venisse confermata, in ultimo, la notizia dell’interessamento ai rapporti economici di SK Hynix e Western Digital, ulteriori supplier di display e componentistica hardware, potremmo supporre di essere pronti ad avviarci verso la nascita di un vero e proprio gigante della produzione di componenti per dispositivi tecnologici, guidato da Foxconn, che metterebbe in luce il divario commerciale tra Apple e le società concorrenti.