A poco più di due mesi dalla presentazione dell’iPhone X, Huawei ha mostrato al pubblico il suo sistema di telecamere 3D con rilevamento della profondità del volto che integra tecnologie simili a quelle viste sul Face ID.
L’azienda cinese afferma che il suo sistema con sensori laser e altre tecnologie è in grado di offrire rilevamenti del viso dieci volte più precisi rispetto al Face ID di Apple.
Il sistema di Huawei usa 300.000 punti a infrarossi per catturare la fisionomia 3D del volto e le varie espressioni, così da offrire potenzialmente una precisione maggiore. Il sistema sarà utilizzato da Huawei per consentire lo sblocco degli smartphone, per autorizzare i pagamenti e per effettuare altre operazioni che richiedono una autenticazione.
Questa tecnologia impiega fino a 10 secondi per creare il modello 3D del volto durante la prima configurazione. Successivamente, l’autenticazione avviene in 400 millisecondi. A differenza del Face ID che utilizza una tecnica a luce strutturata per misurare la distorsione di ogni punto per generare l’immagine 3D del volto, la tecnologia di Huawei sfrutta la proiezione marginale della luce per creare l’immagine 3D.
Huawei ha mostrato anche una propria versione delle Animoji, con animazioni che sfruttano i movimenti facciali dell’utente. A differenza delle Animoji, le animazioni di Huawei sono in grado di rilevare anche se l’utente tira fuori la lingua.
Huawei non ha specificato quando questa tecnologia sarà integrata in un suo smartphone, ma i primi modelli dovrebbero uscire nel 2018 (P11?).