Malgrado le rassicurazioni di Zuckerberg quando venne acquisita WhatsApp nel 2014, pochi mesi fa l’azienda ha modificato i termini di servizio dell’app di messaggistica per poter condividere i dati proprio con Facebook. Tutto ciò non è piaciuto alle autorità francesi, che hanno bloccato questo tipo di condivisione.
Dopo la Germania e il Regno Unito, anche la Francia ha deciso di bloccare la condivisione dei dati degli utenti WhatsApp su Facebook.
La CNIL (National Data Protection Commission) ha emesso un avviso formale inviato a Facebook per chiedere all’azienda di non prendere più alcun dato da WhatsApp e trasferirlo a Facebook. L’avviso formale ha validità immediata: per non rischiare sanzioni, WhatsApp deve subito interrompere la condivisione automatica dei dati con Facebook. L’autorità francese specifica che Facebook deve trovare un modo diverso per raccogliere i dati, che “non violi la fondamentale libertà degli utenti“.
Tra l’altro la CNIL fa sapere che WhatsApp non ha collaborato a sufficienza durante le indagini, visto che l’azienda si è rifiutata di fornire un campione dei dati degli utenti francesi trasferiti su Facebook. La giustificazione della società? Tali dati si trovano negli Stati Uniti e non possono quindi essere condivisi con le autorità francesi.