Apple Watch e Heart Study monitorano e salvano l’ennesima vita umana

E’ sempre buona cosa affrontare e far conoscere storie che hanno da insegnare qualcosa. E se queste storie abbracciano la tecnologia, l’occasione è giusta per raccontarle.

William Monzidelis, un ragazzo di 32 anni di New York, non aveva mai avuto problemi gravi legati ad una nausea eccessiva e/o senso di spossatezza, altresì non ha mai avuto troppo piacere di andare a fare delle visite di controllo in un ospedale.

Una mattina, mentre lavorava nel suo ufficio nella pista di Bowling della sua famiglia, iniziò ad avvertire un pesante senso di vertigini e subito dopo la voglia di rimettere.

Nel bagno dell’ufficio avvertì il battito del suo cuore accelerare più del dovuto e, il suo Apple Watch al polso, notificò la cosa a display con ingenti vibrazioni per spronarlo ancor di più, avvertendolo di dirigersi subito nel più vicino ambulatorio per controllare il suo stato di salute.

Da lì a breve la situazione precipitò e, nel percorso dal suo posto di lavoro all’ospedale accompagnato dai colleghi allertati dalle condizioni, William iniziò a sentirsi troppo debole e i medici hanno deciso di effettuare una trasfusione per ristabilizzare le sue condizioni fisiche.

Apple Watch, a detta dei medici, ha fatto in modo di convincere psicologicamente il ragazzo a farsi portare in ospedale, pena il non fare attenzione ai segnali negativi che il suo corpo stava emanando in quel lasso di tempo.

E’ chiaro però come gli algoritmi di Apple fanno si che Watch abbia molta considerazione di segnalare anomalie fisiche che il nostro corpo emana e far attirare la nostra attenzione qualora ce le segnalasse.

All’interno dell’iPhone di William era installata anche l’applicazione Heart Study (software sempre aggiornato realizzato in collaborazione con Standford Medicine) e Watch, collegata con essa, monitorava ulteriormente la situazione fisica precaria del ragazzo.

Chiaramente questa è un’aggiunta sicuramente validissima e dovrebbe essere installata di default in ogni smartwatch. Comunque, l’orologio di Apple, dispone già di una funzione che rileva i ritmi cardiaci irregolari, a maggior ragione se questi non sono collegati ad una attività sportiva in corso, sempre monitorabile da Watch stesso.

Questa, assieme ad altre storie, stanno sempre più venendo fuori dalla loro quotidianità e incentivano la prevenzione che deve essere sempre ai livelli massimi per ognuno di noi.

In questo caso William “odiava” fare i controlli in ospedale ma, spinto psicologicamente dal suo orologio, si è convinto a farsi portare salvandogli in tempo la vita.

Esempi di come la tecnologia, se usata in una certa maniera, può fare solo del bene.

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