Apple Maps: ecco finalmente l’integrazione nelle pagine Web

Anche l’applicazione Maps in iOS 12 ha seguito la strada del rinnovamento, anche se non estremamente marcata come altre App: vediamo di analizzare le novità migliori!

Mappe di Apple è l’applicazione predefinita per la navigazione per i dispositivi della società di Cupertino.

Una delle novità più importanti riguarda la nuova diffusione che l’applicazione avrà nel Web: questo perché il team interno ha ufficialmente riferito che il framework MapKit sarà reso disponibile ad altri utenti che vorranno inserirlo tra gli elementi delle già esistenti pagine Web.

D’altro canto l’obiettivo è mettere i bastoni tra le ruote a Google Maps. Molti siti e servizi che devono indicare la propria posizione, o comunque un punto su una mappa, utilizzano la cartografia di Google in modo tale da dare una rapida occhiata senza dover aprire per forza di cose l’applicazione dedicata alle mappe e farsi guidare o semplicemente dettagliare la nostra posizione.

Il MapKit e le sue API saranno quindi la fonte per creare le librerie MapKit JS, e da qui la prima Beta disponibile alla fine di questa settimana per testare quanto preparato dal team interno di Apple.

Quest’ultimo afferma che ci sono voluti un paio di anni per ottimizzare il tutto ed essere pronti con l’implementazione! In effetti ricordiamo ancora l’API di integrazione di MapKit presentata al WWDC 2016 e da lì i piani che ci hanno condotto ai giorni nostri e alla risultante finale della Beta.

Quindi aspettiamoci di vedere a breve anche questo framework inserito tra le pagine Web Mobile e Desktop che visitiamo e ovviamente, i classici gesti di navigazione saranno garantiti, giroscopio, bussola e accelerometro inclusi per dettagliare la qualità di navigazione!

Tra le altre cose il team ha fatto in modo di rendere facilissimo l’inserimento nelle pagine Web da parte di tutti i manutentori, con pochissime righe di codice.

Sarà dura scalzare un colosso come Google Maps dall’integrazione all’interno delle pagine Web. sia perché è molto valido e sia perché l’abitudine degli utenti fa pensare subito a Big G per l’integrazione di questo tipo di servizi, quando li si devono utilizzare ovviamente!

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