Un nuovo studio condotto da SosTariffe.it dimostra che, rispetto a luglio, nella telefonia mobile è cresciuto soprattutto il numero dei GB medi inclusi nei pacchetti offerti dagli operatori. E i prezzi rimangono stabili.
Soprattutto dopo l’arrivo sul mercato di Iliad e ho., la battaglia all’ultimo cliente tra i vari operatori è diventata sempre più imponente, a tutto vantaggio dei consumatori. Dall’indagine di SosTariffe.it si evince come siano molti di più i GB offerti (31,2% in più rispetto a luglio), mentre gli operatori tradizionali cominciano a sacrificare gli SMS (30,4% in meno).
L’ingresso nel mercato dei due nuovi provider virtuali con prezzi molto più bassi della media precedente ha creato una piccola rivoluzione nel mercato della telefonia mobile. Gli altri operatori, per fronteggiare l’avanzata dell’operatore francese e della compagnia nata da una costola di Vodafone, sono stati costretti a un drastico calo di prezzi, e a proporre pacchetti più generosi di GB, SMS e minuti.
Ma dopo la reazione dei primi mesi, ora la situazione va via via assestandosi. I canoni mensili restano grossomodo stabili, ma si registrano lievi rincari (dello 0,2%). La contesa tra i provider si combatte soprattutto sul fronte della connettività, e i GB inclusi nei pacchetti sono lievitati (circa il 31,2%). Appena cresciuti anche i minuti inclusi nei pacchetti (3,5%). Per quanto riguarda gli SMS, gli operatori virtuali continuano a inserirli nei propri pacchetti, mentre i provider tradizionali sembrano intenzionati a mandarli ‘in pensione’ (30,4% in meno).
Durante l’estate, gli operatori classici proprietari di rete hanno cercato di convincere i clienti con più minuti (circa il 4,1% in più) ma soprattutto molto più internet (18,1%, di traffico dati in più), mentre gli si punta meno sugli SMS tradizionali (30,4% in meno).
Rispetto al mese di luglio, infatti, le principali tariffe ricaricabili TIM, Vodafone, Wind, H3G e Iliad (quelle cioè che includono telefonate, internet e sms gratis, comprese le win back) sono, nel complesso, lievemente più convenienti, con prezzi appena più bassi (circa il 3,3% in meno) ma il merito è soprattutto delle tariffe winback.
Il costo medio mensile è calato dai 9,11 euro in media di luglio a 8,8 euro di oggi. Si tratta di tariffe che consentono di parlare a lungo (i minuti compresi sono cresciuti da 2232 a 2323 in media) e navigare senza preoccupazioni, con il 18,1% di GB in più, lievitati da una media di 19 mensili ai 23 attuali.
Gli SMS offerti, a luglio 2018 erano ancora 1190, mentre ora sono scesi a 828 al mese. Nel complesso, dunque l’ingresso nel mercato di Iliad e ho continua a sortire effetti positivi sulla concorrenza tra gli operatori, con offerte interessanti di cui i consumatori possono beneficiare.
Se insieme ai provider tradizionali teniamo conto anche degli operatori virtuali (i provider che non dispongono di un’infrastruttura di rete, come Kena Mobile che si ‘appoggia’ sulla rete TIM e PosteMobile che sfrutta la rete Wind Tre) notiamo che i prezzi sono lievemente saliti. Dopo il calo drastico dei prezzi da maggio a luglio, necessario per contrastare la concorrenza di Iliad e ho. che aveva fatto precipitare il costo medio dei pacchetti dai 10,96 euro al mese di maggio a 8,71 euro di luglio, ora le tariffe stanno timidamente risalendo (dello 0,2%). Così in media oggi si spendono circa 8,73 euro mensili.
Internet resta il primo baluardo della contesa tra le compagnie: i Giga inclusi, da 14 al mese a luglio, sono arrivati a 18,56 a settembre (pari al 31,2% in più). Appena di più i minuti promessi, che da 1.765 diventano 1826 (un aumento del 3,5%).
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