Un articolo pubblicato dal New York Times elenca e approfondisce i modi in cui Facebook ha gestito gli errori e le violazioni della privacy degli ultimi mesi. Una parte dell’articolo si concentra su una decisione presa da Zuckerberg, dopo alcuni commenti di Tim Cook che hanno fatto “infuriare” il CEO di Facebook.
Secondo il New York Times, Mark Zuckerberg avrebbe costretto diversi team Facebook ad abbandonare i loro iPhone per passare ad Android, subito dopo alcuni commenti di Tim Cook in merito alla questione privacy.
Zuckerberg si sarebbe letteralmente infuriato per questi commenti: “La privacy per noi è un diritto umano” disse Tim Cook, “E’ una libertà civile. Il nostro business non è vendere i dati degli utenti, come invece fanno tante altre aziende”. Andando più nel dettaglio, in una intervista rilasciata alcune settimane fa, fu chiesto a Tim Cook cosa avrebbe fatto se fosse stato nei panni di Zuckerberg. La sua risposta fu dura e fu accolta da diversi applausi in platea: “Non sarei mai stato in questa situazione“.
Sarebbero stati questi i commenti che avrebbero poi spinto Zuckerberg a vietare l’utilizzo degli iPhone ai suoi team di gestione. La versione ufficiale è che il CEO di Facebook avrebbe detto loro di utilizzare Android perché è molto più diffuso degli iPhone.
AGGIORNAMENTO: Facebook ha smentito quanto riportato dal New York Times. Zuckerberg non avrebbe mai ordinato ai dirigenti di utilizzare smartphone Android al posto di iPhone, al massimo la compagnia “incoraggia l’utilizzo di Android“, ma questa non è una politica recente.