Le informazioni condivise da Apple per promuovere e vendere iPhone X, XS e XS Max potrebbero costare caro all’azienda, ora accusata di pubblicità ingannevole da due consumatori della California
La denuncia da 55 pagine è stata depositata presso il tribunale del Distretto Nord della California, perché Apple avrebbe mentito sulle specifiche dei display dei nuovi iPhone XS e XS Max, ma anche dell’iPhone X.
Come? Includendo nelle specifiche dei due dispositivi anche pixel e dimensioni dello schermo in realtà nascosti sotto la tacca e negli angoli arrotondati. Di conseguenza, iPhone X, iPhone XS e XS Max avrebbero schermi più piccoli rispetto a quelli pubblicizzati da Apple.
Ad esempio, Apple afferma che l’iPhone X monta un display da 5,8 pollici, ma in realtà le dimensioni sfruttabili e reali sarebbero di 5,6875 pollici. Lo stesso vale anche per iPhone XS, e differenze simili sono presenti anche sul più grande iPhone XS Max.
I querelanti affermano anche che Apple ha condiviso informazioni fuorvianti sulla risoluzione degli iPhone, questo perché presumibilmente un dispositivo come l’iPhone X include solo due sottopixel per pixel: “iPhone X è pubblicizzato con 2436 × 1125 pixel, ma in realtà non utilizza pixel reali con sottopixel rossi, verdi e blu in ciascun pixel. Questo dispositivo include falsi pixel dello schermo, con solo due subpixel per falso pixel (2436 × 1125 × 2 = 5.481.000 subpixel), e tra l’altro non ha alcun subpixel nella tacca sulla parte superiore dello schermo o negli angoli di visualizzazione”.
Ora starà ai giudici dare o meno seguito a questa accusa.