Instagram inizierà a prendere provvedimenti per combattere la disinformazione, e lo farà partendo dal nascondere dai risultati della ricerca gli hashtag che restituiscono informazioni false sui vaccini.
A partire da oggi, l’azienda inizierà a bloccare l’accesso agli hashtag che restituiscono informazioni errate progettate per dissuadere le persone dal vaccinarsi o dal vaccinare i propri bambini. Instagram ha annunciato il tutto durante un evento stampa tenutosi a San Francisco giovedì:
Se ad esempio l’hashtag fosse #vaccini1234, e contenesse un’alta percentuale di disinformazione a riguardo, bloccheremo interamente l’hashtag, per combattere le bufale sui vaccini.
Instagram esaminerà i post che vengono rimossi a causa della violazione delle politiche di disinformazione e utilizzerà l’apprendimento automatico per capire a quali hashtag sono associati: se uno di questi fosse legato a diversi post inerenti la disinformazione, verrà automaticamente bloccato.
Instagram ha anche in programma di introdurre un messaggio pop-up per le persone che ricercano informazioni sui vaccini per far sì che possano scegliere solo informazioni di alta qualità sull’argomento. Il lavoro per combattere la disinformazione sui vaccini è ancora nelle sue fasi iniziali, per cui gli utenti continueranno a trovare post no-vax sul servizio ancora per qualche tempo.
La disinformazione riguardo i vaccini è ultimamente dilagante, nonostante tutte le “paure” fossero state indicate come insensate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dai Centri per il controllo delle malattie e da organizzazioni simili.
La notizia arriva dopo che anche Facebook è stata sottoposta a crescenti pressioni per rimuovere la propaganda anti-vaccini dalla sua rete di siti, dove i suoi algoritmi hanno contribuito a creare un vasto pubblico intorno a queste bufale. Sono passati due mesi da quando Facebook ha dichiarato che avrebbe represso tali bufale contro la vaccinazione, ma secondo i giornalisti sono ancora presenti su tutte le piattaforme della compagnia. Nel frattempo, un’epidemia di morbillo a New York ha attirato ulteriore attenzione sull’impatto della disinformazione anti-vaccino.