Un nuovo brevetto pubblicato da Apple suggerisce che l’azienda sta lavorando ad una sorta di tecnologia olografica per sostituire i display nei suoi visori AR e VR che potrebbero essere lanciati nel 2020.
Apple afferma che le tradizionali implementazioni basate su display non sono ottimali su degli occhiali. La preoccupazione di Apple deriva dall’uso di obiettivi o di un piccolo display. Le alterazioni dei componenti ottici necessarie per assicurare un’elevata qualità comporterebbero un forte aumento delle dimensioni e del prezzo dei visori.
Un altro problema riguarda il display stesso, poiché la sua posizione lontana dal volto costringe altri componenti e l’involucro ad essere posizionati più lontani dall’utente, provocando più pressione sulla faccia. Se il display può essere posizionato più vicino e utilizzare un numero minore di componenti, il visore potrebbe essere più comodo da indossare.
Tuttavia, eliminando i display e modificando il modo in cui vengono proiettate le immagini, Apple propone un “sistema di guide d’onda per trasferire la luce da un sistema ottico agli occhi dell’utente”. Ciò consentirebbe ad Apple di sostituire completamente i display.
Per gestire la guida d’onda, è possibile utilizzare accoppiatori di ingresso e uscita, con l’ingresso che reindirizza la luce dall’unità di visualizzazione nella guida d’onda, mentre l’uscita spinge la luce nella direzione dell’occhio. Queste immagini generate potrebbero essere formate da elementi ottici olografici, inclusi ologrammi sottili, ologrammi di volume e grate di rilievo superficiale.
Si tratta di tecnologie molto avanzate, ma che confermano ancora una volta che Apple sta lavorando seriamente su questo nuovo visore.