Ecco come funziona oggi il robot Daisy di Apple che smaltisce gli iPhone

Si torna a parlare di sostenibilità e riciclabilità, due tematiche molto care ad Apple.

Apple ha mostrato per la prima volta il suo robot Daisy per lo smontaggio degli iPhone nel 2018, sottolineando come fosse utile per recuperare in modo efficiente materiali preziosi utilizzati all’interno di iPhone.

La società sta inoltre lavorando per mantenere la sua promessa di smettere di estrarre i materiali necessari dalla terra e riuscire a costruire tutti i prodotti tramite materiali riciclati. In una nuova intervista con Reuters, il vicepresidente Apple per l’ambiente, le politiche e le iniziative sociali Lisa Jackson ha offerto un aggiornamento sul lavoro dell’azienda in queste aree.

Attualmente, Daisy si concentra sullo smontaggio dell’iPhone, e questa è stata una scelta consapevole, secondo la Jackson. A causa della grande popolarità e delle vendite di iPhone, Daisy può fare la differenza più grande riuscendone a recuperare i materiali piuttosto che farlo su altri prodotti Apple che in percentuale vendono meno:

Daisy utilizza un processo in quattro fasi per rimuovere la batteria di un iPhone, quindi estrae viti e moduli, incluso il sistema di haptic monitor che rende possibile la vibrazione del telefono.

I componenti vengono quindi inviati ai riciclatori per estrarre e raffinare i minerali. Daisy può fare a pezzi 200 iPhone all’ora. Nel 2017, il robot di Austin ha elaborato 1 milione di iPhone, ha affermato Apple.

Apple, inoltre, starebbe valutando la possibilità di condividere la tecnologia di Daisy con altre aziende e industrie, comprese le case automobilistiche elettriche. Resta da vedere se ciò accadrà o meno, ma è una proposta interessante che potrebbe aiutare a sottolineare l’attenzione di Apple di puntare sulla sostenibilità e sulla riciclabilità.

Oltre a Daisy, Apple sta anche cercando di smettere di estrarre materie prime e costruire tutti i nuovi prodotti attraverso materiali riciclati. Questo è un obiettivo che però comporta molteplici sfide e Apple ha ammesso di non sapere ancora come riuscirà a realizzarlo completamente.

I dirigenti del settore minerario, però, hanno aggiunto che non tutti saranno in grado di seguire l’esempio di Apple e alcuni scettici hanno sottolineato che potrebbe non essere nemmeno possibile per Apple. Proprio a rigusardo, il CEO di iFixit, Kyle Wiens, ha dichiarato:

C’è questo ego di credere di poter recuperare tutti i materiali utilizzati, ma ciò non è possibile.

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